E invece la squadra di Ranieri, complice le scelte molto discutibili dello stesso allenatore testaccino, è scesa in campo con sufficienza e senza quella cattiveria agonistica che caratterizza invece la Juventus capolista. Basti considerare un paio di episodi dell’ultimo week end calcistico: da una parte nel primo gol dei bianconeri contro l’Udinese, Matri ha anticipato con caparbietà il difensore avversario per correggere in rete la respinta corta di Handanovic; dall’altra parte sul tiro di Pazzini deviato da Benassi non c’era nessun nerazzurro pronto al tap-in vincente. C’è poi un dato di fatto che deve far riflettere: l’Inter ha finito la partita contro il Lecce senza neanche un ammonito… Così contro le ultime tre in classifica i nerazzurri hanno raccolto già la seconda sconfitta in quattro match (l’altra a Novara, ndr): ruolino di marcia inaccettabile per chi punta allo scudetto. E sono proprio quelli i sei punti che fanno la differenza in classifica rispetto alla squadra di Conte oltre allo scontro diretto perso: ecco perchè la Juventus è prima e l’Inter no.