Inter: Moratti chiama, ma l’investitore non risponde

Massimo Moratti - Getty Images

INTER MORATTI INVESTITORI STRANIERI BERLUSCONI / MILANO – Usciamo per qualche minuto dalla giostra del calciomercato. Addentriamoci dentro un argomento delicato ma di attualità. Le società italiane, Inter in testa, sono da qualche anno ormai in cerca di investitori stranieri. Il motivo è molto semplice: Moratti, così come Berlusconi, non riescono più a reggere le ingenti e grosse spese dei loro club, sempre più in rosso (di bilancio) e con introiti pari allo zero. Spendere senza ricavare un bel nulla. “Magari!”, è stata l’espressione usata dal presidente del Milan nell’intervista di ieri. “Magari arrivassero nuovi soci a darci una mano”, ha poi aggiunto. Stesse parole usate qualche tempo fa dal patron nerazzurro, finora senza successo. E perché? Perché nessun imprenditore o multinazionale andrebbe a investire – e a metter soldi – in delle società perennemente in passivo, con debiti oltre i 200-300 milioni. In aggiunta poi, all’impossibilità di fare business nel calcio italiano, sempre più nello sprofondo e nel caos, grazie soprattutto all‘incapacità regnante fra i vertici della Federazione (e non solo). Ecco perché gli arabi, i grandi sceicchi investono in altri Paesi europei, vedi Francia e Inghilterra.

Stesso discorso per i cinesi: mai e poi mai entrerebbero in un circolo così vizioso come il nostro calcio. Moratti e Berlusconi (ma ce ne sono anche degli altri) in questi anni di gestione hanno speso tanto senza trarre nessun profitto economico, ma solo qualche vantaggio dal punto di vista del tifo (Moratti) e dell’immagine (Berlusconi). Loro chiamano, ma gli investitori non rispondono. Senza dimenticare la questione stadio: progetto nella mente già di Angelo Moratti, patron della Grande Inter negli anni ’60. Siamo al 2012, e quel progetto ancora non è stato realizzato.

 

Raffaele Amato

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