Inter: uno è di troppo

Philippe Coutinho (Getty Images)

INTER ABBONDANZA IN ATTACCO PHILIPPE COUTINHO / MILANO – Fate largo, spazio. C’è Cassano ora. Una primadonna, senza dubbio. Un giocatore egocentrico, e non solo fuori dal campo. L’attaccante barese è un catalizzatore di palloni, più o meno quanto Sneijder. Un accentratore di gioco. Il suo arrivo sposta di molto gli equilibri interni della squadra, soprattutto in attacco. Come ovvio che sia. FantAntonio può giocare da seconda punta e basta. Partendo più esternamente. Ma non può ricoprire per intero la fascia, quello è un compito troppo pesante per il suo fisico, nonché per la sua testa. Poco propensa al sacrificio. E’ il giocatore degli ultimi venti metri, dell’ultimo passaggio, per intenderci. Proprio per questo, potrebbe seriamente andare a tappare le ali al giovane Philippe Coutinho.

Anche lui, bravo nel dribbling stretto, seppur giochi ancora con meno sicurezze rispetto all’ex rossonero. La presenza di Cassano potrebbe diminuire, magari nel tempo, le opportunità del talento brasiliano, appena tornato dalla più che positiva esperienza con la maglia dell’Espanyol. A serio rischio, ci sarebbe, eventualmente, anche Rodrigo Palacio. L’argentino però, a differenza di Coutinho e di Sneijder, è un finalizzatore. Vede bene la porta, e oltre a giocare in appoggio al centravanti, si adatterebbe facilmente ad agire come unico vertice avanzato. Le mezze punte abbondano in casa Inter. Uno è di troppo.

 

Raffaele Amato

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