Mercato Inter, dilemma Cassano: resta o va via?

Antonio Cassano (Getty Images)

CALCIOMERCATO INTER FUTURO ANTONIO CASSANO / MILANO – Il suo primo e atteso anno con la maglia dell’Inter si può considerare positivo. Nessuno, in fondo, si aspettava un rendimento, almeno nei numeri, così soddisfacente da parte di Antonio Cassano, arrivato alla Pinetina la scorsa estate nell’affare-scambio che ha visto Giampaolo Pazzini traslocare al Milan e precipitare nelle casse del club nerazzurro circa 7 milioni di euro più, appunto, il cartellino di ‘FantAntonio’, che in rossonero aveva concluso, con tante polemiche dovute al mancato rinnovo e alla cessione di calciatori importanti come Ibrahimovic e Thiago Silva, entrambi venduti al Paris Saint Germain in un unico e costoso pacchetto.

“Nella squadra dove ero prima si facevano molte chiacchiere e pochi fatti. Quello là (chiaro riferimento a Galliani) prometteva tante cose, ma poi… Me ne sono andato non per colpa di altri, o dell’allenatore. Bensì per colpa di qualcuno, che parlava con tutti tranne che con me. Molto fumo e poco arrosto, a differenza dell’Inter. Sono venuto perché in questo club c’è voglia di tornare a vincere. Sono stati fatti tanti acquisti, tutti importanti. All’Inter, a differenza di altre parti, c’è l’intenzione di tornare competitivi. E poi, ho un bel legame con molti giocatori, da Sneijder a Zanetti. In più, volevo conoscere Nagatomo: il giapponese era una mia fissa. Posso adattarmi a fare anche l’attaccante centrale, ma io sono una seconda punta. Sono disposto al sacrificio, questo è fuori da ogni discussione. Trio d’attacco? Milito, Palacio, Sneijder, è giusto che giochino loro. Io sono arrivato dopo, quindi”.

Queste sono alcune delle dichiarazioni rilasciate dall’attaccante barese il giorno della sua scoppiettante (e a tratti un po’ volgare) conferenza stampa di presentazione alla Pinetina. Alle parole, comunque criticabili in positivo e in negativo, han fatto seguito buone e ottime prestazioni. Fino a novembre il suo apporto alla squadra di Stramaccioni è stato eccellente, tra gol e assist. Redditizio anche il suo supporto nel tridente, ribattezzato ‘tridentone’, con Palacio e Milito, che ha permesso all’Inter di toccare con un dito la prima posizione in classifica. Da dicembre in poi, il calo: dovuto in particolare a una condizione poco brillante, e allo scarso entusiasmo calato nell’ambiente interista per una serie di fattori. Dal ‘caso’ Sneijder, che ha scombussolato il precario equilibrio del club, fino alla misteriosa e mortificante catena di infortuni, la quale ha man mano annientato la rosa interista.

Il 1 marzo lo strappo con Stramaccioni, con il quale aveva avuto un grandissimo feeling, e un’eccessiva confidenza, fin dal suo arrivo. La notizia della lite tra i due venne poi spifferata dalla tanto chiacchierata talpa – un agente o un giocatore? -, infuocando ulteriormente l’Inter, che nel frattempo annaspava in campionato, con il terzo posto, obiettivo fondamentale per il mercato della prossima estate, sempre più lontano. L’acceso diverbio è stato comunque gestito in modo ottimale dalla società, che anche per ragioni di rosa ha preferito non isolarlo, tant’è vero che, a parte la gara col Catania (vinta in rimonta 3-2), Cassano è stato sempre impiegato sia in Europa League sia in campionato, senza soste.

Il suo futuro resta un mistero, anche perché il rapporto con l’allenatore e buona parte dei compagni, che hanno mal digerito i suoi atteggiamenti sopra le righe, si è guastato. Il suo contratto scade nel 2014, ma presumibilmente al termine della stagione la società si incontrerà con il suo agente Beppe Bozzo per discutere sul da farsi: o forse, per trovare una via d’uscita diplomatica all’addio anticipato. 9 gol e 15 assist, gli aspetti positivi a suo favore. Il suo comportamento indisciplinato, il suo ingaggio da 3 milioni netti e l’età non più verde – a luglio compirà 31 anni – gli aspetti negativi che lo spingono lontano dall’Inter.

 

Raffaele Amato

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