Mercato Inter, da padre in figlio per l’eredità della maglia nerazzurra

Thomas Ince - Getty Images

CALCIOMERCATO INTER BLACKPOOL / MILANO – Si racconta che una volta Alex Ferguson gli strillò contro e a lui non andò giù.  Il giorno dopo andò all’ufficio del mister e, puntandogli contro un fucile ad aria compressa, gli disse di non prendersela con lui e di farlo giocare il sabato dopo. Paul Ince è sempre stato uno di quei giocatori fuori le righe, uno di quelli che in campo mettevano il cuore, la grinta e la giusta cattiveria agonistica. Tutto quanto bastava per far innamorare di se tifoseria e presidente.

Massimo Moratti del Manchester United di quei tempi ne era più che affascinato, e non è un mistero che il patron nerazzurro godesse di un forte senso di stima per Alex Ferguson, così come non era un mistero l’amore calcistico verso Cantona, Giggs e Ince. Moratti provò a portarli a Milano, non appena presidente, con scarsi risultati. Nel capoluogo lombardo arrivò solo il focoso Paul, per 13,5 miliardi di vecchie lire. Ince vestì la casacca dell’Inter dal 1995 al 1997, mettendo su 54 presenze e 10 reti.

A distanza di anni un altro Ince potrebbe sbarcare a Milano: Thomas attaccante del Blackpool, allenato proprio da papà Paul, che quest’anno ha messo a segno qualcosa come 20 reti in Champioship. Tom, come lo chiamano, un idolo c’è l’ha già, e guarda casa è uno dei giocatori per il quale Moratti ha sempre avuto un debole: “Avevo 4-5 anni quando – riporta ‘La Gazzetta dello Sport’ -, mio padre giocava allo United e Giggs veniva a cena da noi. Lo seguivo allo stadio, il suo stile di gioco è stampato nella mia mente”. In patria parlano benissimo di questa giovanissima ala, classe ’92, nel giro dell’Under 21 inglese, seguita da Tottenham e Newcastle. Adesso sembra essersi aggiunta anche l’Inter, perché il nuovo corso è puntare sui giovani e perché la suggestione di avere in cassa un altro Ince è troppa.

L.P

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