Inter: Ministero del ‘Recupero’ a Walter Mazzarri

Ausilio, Mazzarri e Branca (‘panorama.it’)

INTER WALTER MAZZARRI / MILANO – Perché non ci sono soldi e non tutto è da buttare. Questa l’ Inter news che tutti i tifosi attendevano: comincia la nuova era nerazzurra marchiata a fuoco da Walter Mazzarri. Il tecnico avrà un compito durissimo, tenuto conto che le cosiddette concorrenti al terzo posto sono in piena campagna di rafforzamento, riportare l’Inter in Champions League, ovvero nel calcio che conta e che porta un po’ di dané alle casse societarie. Oggi malgestite da Moratti, domani forse nelle mani del benefattore Thohir.

Ma la missione possibile del mister di San Vincenzo è anche ‘recuperare‘ almeno tre giocatori che per alcuni motivi – tecnico-fisici e a causa di una cattiva gestione degli allenatori passati -, nell’ultima stagione hanno deluso: parliamo di Ranocchia, Pereira e Guarin. Ovvio, sempre se il terzetto citato poc’anzi non venga sacrificato sull’altare della tediosa crisi economica. Il difensore umbro non ha nulla da invidiare ai suoi migliori colleghi che riempiono le pagine dei quotidiani.

Purtroppo Ranocchia non ha rispettato le tante e grandi aspettative che molti nutrivano nei suoi confronti: dal 2011 ad oggi è stato spesso infortunato – ha pagato lo scotto del grave incidente al ginocchio patito quando era al Bari -, dimostrando al  contempo scarsa personalità; non ha avuto finora la capacità di tenere in piedi l’intero reparto, colpa anche della squadra quasi mai all’altezza, né una sufficiente concentrazione (prima qualità nei grandi difensori) nell’arco dei novanta minuti. Potenziale enorme, Mazzarri dovrà coinvolgerlo appieno nel progetto, dandogli maggiori responsabilità e più fiducia. Patrimonio dell’Inter, che se dovesse cederlo oggi o domani per forza di cose lo svenderebbe.

Da Ranocchia al laterale urugagio, pagato nell’estate scorsa 15 milioni di euro (compreso bonus): Pereira ha la sua forza nel fisico, ragion per cui per rendere deve anzitutto ritrovare una accettabile condizione fisica. Grandi leve, in poche parole un buon laterale mancino. La sua prima stagione nerazzurra è stata sfortunata e fallimentare. Anche lui, però, merita una seconda opportunità: perfetto nel 3-5-2 o similare di Mazzarri, che dovrà perfezionare la sua fase difensiva: con Stramaccioni lo abbiamo visto goffo e sempre in ritardo negli anticipi. E infine il ‘Giaguro’ dell’Inter: a Milano da mediano forza d’urto si è trasformato in trequartista sui generis con un unico compito: tirare in porta. Fa niente, se da venti o cinquanta metri. Il neo allenatore interista deve riportare il colombiano alle origini: non più libero di svariare – a far danni – ma presenza forte e quasi insuperabile in mezzo al campo. Ripartire dai ‘migliori’ deve essere una assoluta priorità per l’Inter del futuro.

 

Raffaele Amato

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