Inter-Chievo, conferenza Mazzarri: “Cessione società? Non sapevo. In futuro potrei…”

Walter Mazzarri (Getty Images)

INTER-CHIEVO CONFERENZA MAZZARRI / APPIANO GENTILE – Il nuovo anno dell’Inter è cominciato nel peggiore dei modi. Dopo la sconfitta dell’Olimpico contro la Lazio, che ai nerazzurri è costata l’allontamento a otto punti della zona Champions, giovedì è giunta al ‘Friuli’ l’eliminazione precoce dalla Coppa Italia, a vantaggio dell’Udinese di Guidolin, alla quale è bastato un gol del brasiliano Maicosuel per spedire all’inferno la squadra di Mazzarri, che di positivo ha potuto registrare la buona prestazione, dal primo all’ultimo minuto, del ‘Principe’ Milito, assoluta ‘speranza’ da qui a fine stagione del tecnico interista, che, alla vigilia della gara interna col Chievo, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

Il 2014 dell’Inter è iniziato con due sconfitte…
“Nel calcio contano i risultati. Dobbiamo ripartire, domani bisogna svoltare con l’aiuto di tutti”.

Il significato della presenza di Moratti ad Appiano e il messaggio di Thohir.
“Io sono tranquillo, con la società c’è unione di intenti. Ma da sempre, non da ieri. Anche sul mercato la società sta seguendo le mie indicazioni…”.

Un commento sul virgolettato del Corriere della Sera: “Moratti non mi ha mai informato che stava vendendo la società”.
“Io non ho mai rilasciato interviste… Però è vero che quando ho iniziato la mia avventura non sapevo che poi sarebbe avvenuto un cambio ai vertici. Non ci ho nemmeno pensato, se devo dire la verità. Comunque, io credo che il nostro percorso stia andando per il verso giusto, in mezzo a tante difficoltà ed errori, che peraltro ci stanno… Lo ripeto: bisogna tornare a essere competitivi il più in fretta possibile”.

Un giudizio su Kovacic, che a Udine non ha convinto.
“In fase offensiva fa cose pazzesche, ma è un ragazzo giovane. Ha delle doti enorme, però deve essere più concreto nelle due fasi. Noi dobbiamo aiutarlo in questo, il suo livello è alto. Per la continiuità ci vuole tempo, con esperienza migliorerà sicuramente. Mateo è un ragazzo intelligente”.

Sulla polemica con Allegri…
“Allegri ha risposto bene, come ha detto lui anche per me non era giusto fare un confronto con il Milan attualmente”.

A gennaio già son sfumati tutti gli obiettivi.
“Nessuno dell’Inter ha mai parlato di obiettivi ben definiti. Siamo in un percorso di crescita, a giugno ho preso una squadra che veniva da una stagione molto particolare. Adesso siamo in un momento poco brillante, certe cose dal punto di vista tattico non riescono più anche per merito degli avversari, che ormai conoscono il nostro modo di giocare, i nostri punti di forza. Per questo sono preoccupato dalla gara di domani col Chievo…”.

Domani mancherà Guarin, come giocherà l’Inter?
“Non voglio dare indicazioni sulla possibile formazione, perché non voglio avvantaggiare il Chievo di Corini, che ritengo un buon allenatore”.

Un parere su Botta.
“E’ bravo, domani andrà in panchina. Ha buone qualità, ma deve fare esperienza nel campionato italiano. Valuterò come inserirlo in squadra”.

Si aspettava di più da Icardi e Belfodil?
“Icardi non l’ho mai avuto a disposizione causa infortuni. Belfodil, invece, quelle volte che è sceos in campo mi ha dimostrato ancora incertezza sul ruolo. Certo, questi fattori poi si pagano a livelli di punti. Pensavo di riavere Milito un po’ prima, purtroppo a ottobre c’è stata una ricaduta. L’Inter ha bisogno di giocatori d’esperienza, magari determinanti in gare difficili, bloccate, dove si vince con un episodio”.

Continuità di gioco e risultati può far crescere squadra?
“La squadra ha un’identità, e non è vero che non abbia gioco. Anzi, ne ha troppo. Prendete in analisi la gara contro la Lazio, che ha giocato contro di noi da piccola squadra. Attenta dietro, mentre noi cercavamo di fare la partita. L’abbiamo persa per una ingenuità. Quest’anno nessun avversario ci ha messo davvero sotto, forse mercoledì l’Udinese nei primi dieci minuti. Man mano, con qualche tassello in più, il percorso di crescita potrebbe subire una accelerata”.

All’Inter mancano i centrocampisti che aveva a Napoli?
“Io non ho un tipo di calcio fisso, potrei fare anche moduli diversi in base alla squadra che ho fra le mani. A Napoli giocavo con due punte, anche all’Inter potrei, seppur a disposizione abbia attaccanti diversi. Difesa a quattro? Se ci sono i presupposti, sì!”.

L’Inter è arrabbiata?
“Io dico che è orgogliosa. Dovremo tirar fuori energie positive, rabbia, provando a portare l’episodio dalla nostra parte. Dare quel qualcosa in più”.

Vedremo un Mazzarri con più voglia, dopo che Thohir ha ammesso di ‘fidarsi’ di lei?
“Le motivazioni ce l’ho sempre. Chi lavora con me lo sa. All’Inter sono ancora più carico e motivato rispetto al passato. Speriamo domani anche la squadra lo sia…”.

 

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