Inter, Jonathan: “A Mazzarri devo tutto”. Poi tra futuro e mercato…

Jonathan in azione
Jonathan in azione

INTER, JONATHAN MAZZARRI / MILANO – “Ci ho messo tanto ad esplodere in Italia perché dovevo abituarmi ad un calcio diverso, non sentivo la fiducia in me e non mi è stata data l’opportunità di giocare con continuità. Adesso conosco il calcio italiano, Mazzarri ha fiducia in me e mi ha dato continuità: la mia rinascita è merito suo al 100%”. Jonathan Cicero Moreira è senza dubbio l’uomo del momento in casa Inter. Un gol e un assist contro il Verona nell’ultima di campionato a coronamento di un campionato sopra le righe. Il terzino destro brasiliano si racconta a ‘Tuttosport’: “A Mazzarri devo tutto, mia ha insegnato a stare in campo ed il primo giorno mi chiamò nel suo ufficio dicendomi che ero importante per l’Inter, non lo dimenticherò mai. Potevo già andare al Napoli quando lui allenava là. Non ho mai dubitato di non essere da Inter perché so cosa valgo. Mi faceva arrabbiare che le critiche verso di me non fossero mai costruttive, per fortuna ho sempre avuto la famiglia al mio fianco”.

MERCATO E FUTURO – “L’arrivo di D’Ambrosio per me è uno stimolo: una grande squadra come l’Inter ha bisogno che ci sia concorrenza, così i giocatori sono stimolati a dare il massimo. A giugno arriverà un altro esterno, ma non mi disturba la cosa. Non ho mai voluto andare via dall’Inter, ma pensavo che in estate mi avrebbero ceduto visto quanto successo l’anno prima. Aspettavo una decisione del club e una proposta buona per me e per loro. Ancora non abbiamo parlato di rinnovo: ora penso a queste ultime dieci partite, poi vedremo. Qui sto bene e la mia famiglia pure: fosse per me resterei all’Inter, ma non dipende solo da me”.

JUVENTUS – “Per arrivare al livello della Juventus ci serve tempo: loro giocano insieme da tempo, noi da quest’anno. Dopo la sconfitta dello ‘Stadium’ ci siamo guardati in faccia ed eravamo tutti d’accordo che una squadra che voleva stare in alto non poteva perdere in quel modo. Mazzarri è stato molto duro con noi, ma questo serve in certi momenti: non a caso dalla partita successiva abbiamo alzato il livelo e i risultati si vedono”.

ZANETTI – “Zanetti è un’icona, è qui da una vita, ha vinto tutto quello che c’era da vincere ed è il nostro capitano. Starà a lui scegliere quale sarà il momento migliore per smettere, ma sicuramente ci mancherà tanto”.

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