Inter, Juan Jesus: “Più rabbia e meno pareggi. Faccio arrabbiare Vidic…”

Juan Jesus
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INTER JUAN JESUS VIDIC SCUDETTO / WASHINGTON (Usa) – “Ho recuperato dall’infortunio della passata stagione nei tempi previsti, anche perché non ho fatto vacanze per presentarmi al meglio”. La carica di Juan Jesus in vista della stagione che sta per iniziare si percepisce sin dalle prime battute dell’intervista rilasciata dal difensore brasiliano alla ‘Gazzetta dello Sport’.

NUOVI ACQUISTI – “Dodò lo conosco bene, abbiamo anche giocato insieme nell’Under 19 del Brasile: ha tecnica, salta l’uomo e spinge molto. M’Vila è una belva, ho visto alcune sue partite quando era in Francia. Ha presenza fisica e tecnica. Sarà di grande aiuto in una posizione fondamentale. Se rinunci a un bel po’ di soldi come ha fatto lui, vuol dire che hai motivazioni mostruose. Su Vidic ho poco da dire: per lui parla una carriera in cui ha vinto tutto. Serio, umile, professionale. E’ un onore allenarmi con lui. Condividiamo anche la stanza e comunichiamo in un misto tra inglese e italiano. E lo faccio arrabbiare: alla playstation vinco sempre io!”.

DIFESA A 3 o A 4? – “Giocando a quattro dietro hai un uomo in più davanti, con la possibilità di fare più possesso palla in mezzo al campo. Però rischi spesso il due contro due o l’uno contro uno, mentre a tre hai una copertura. Io terzino? Ho giocato in quella posizione in Brasile. Anche se ero più bloccato e saliva di più il terzino destro. Certo avrebbe poco senso farmi fare l’esterno di spinta alla Jonathan o D’Ambrosio in un 3-5-2″.

OBIETTIVI – “Con una rosa forte possiamo arrivare in fondo sia in campionato sia in Europa League. Errori da evitare dell’anno scorso? I pareggi! Ne abbiamo fatti 15, quindi perso 30 punti… Assurdo! Dobbiamo rimanere più concentrati sino all’ultimo secondo. A volte abbiamo faticato a gestire la partita. In questa stagione dobbiamo dare la vita. Ogni match sarà una guerra. Impensabile di stare ancora fuori dalla Champions. Le altre si stanno rinforzando, ma noi non dovremo avere paura di nulla. Bisogna andare sempre in campo con più rabbia degli altri. Scudetto parola tabù? Ora è presto, ma se andremo sempre in campo con la giusta rabbia faremo tre punti in ogni gara”.

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