La terza dell’Inter e la decima di Osvaldo

Pablo Osvaldo
Pablo Osvaldo

INTER OSVALDO / MILANO – Con Osvaldo l’Inter è vicina all’acquisto della terza ‘scommessa’ in questa prima fase di calciomercato. Le altre due, per ragioni quasi simili – fisiche e di continuità di rendimento – sono Dodò e M’Vila. Non che Ausilio potesse agire diversamente (forse), viste le non risorse messegli a disposizione da Thohir e la mancanza di cessioni (un ‘esame’ per il direttore tecnico nerazzurro) di un certo rilievo. Dal punto di vista tecnico l’italoargentino non si discute: non è un centravanti ma può fare un numero di gol da grande centravanti. Con Zeman ha giocato anche sull’esterno nello zemaniano 4-3-3, un ruolo che escludiamo possa fare in futuro. Il problema sta tutto nella sua testa, che è poi la vera causa delle sue altalenanti prestazioni, dispersive e quindi poco determinanti.

Almeno ripercorrendo velocemente l’ultimo anno: addio turbolento da Roma, con la tifoseria giallorossa che lo contestava anche a causa della sua non partecipazione alla cerimonia post-finale di Coppa Italia persa contro la Lazio – a cui ha fatto seguito un litigio con tanto di tweet assai discutibile nei confronti del tecnico di allora Andreazzoli – per trasferirsi a Southampton fino allo scorso gennaio: nella sua breve esperienza nei ‘saints’, 3 gol e una sospensione per 2 settimane dopo il pugno rifilato al compagno di squadra Fonte (sulla stregua di quello rifilato a Lamela negli spogliatoi di Udine); poi in prestito alla Juventus fino a maggio, facendo da comparsa nel terzo titolo consecutivo della squadra bianconera, che aveva ma che non ha esercitato il diritto di riscatto sul suo cartellino, in origine fissato attorno ai 19 milioni di euro.

Ora il valore economico di Osvaldo si è pressoché azzerato, tanto è vero che l’Inter sta per prenderlo in prestito gratuito (in cambio di Taider con stessa modalità) più riscatto (eventuale) a 7 milioni. A 28 anni è nel peggior momento della sua carriera, se per l’Inter si tratterà della terza ‘scommessa’ di mercato, per Osvaldo l’Inter sarà la decima squadra da quando ha intrapreso la strada da professionista del pallone. Ed è tutto dire. Mazzarri pare sia un suo estimatore, quindi la speranza è che ad Appiano Gentile trovi l’oasi giusta per rilanciarsi, magari partendo in silenzio e dietro nelle gerarchie a Icardi-Palacio.

Raffaele Amato

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