Zenga: “Non allenerò mai l’Inter”. Poi scherza sulla pallonata in faccia a Mancini

Zenga con Javier Zanetti
Zenga con Javier Zanetti

INTER ZENGA / MILANO – Ai microfoni di ‘Calciomercato.com’, Walter Zenga ha parlato del momento dell’Inter non disdegnando anche qualche battuta scherzosa nei confronti di Roberto Mancini: “Col ‘Mancio’ ho giocato tante partite, lo conosco da una vita e sono contento per lui perché sta continuando a dimostrare tutto il suo valore come allenatore, dopo averlo fatto da calciatore. Come portiere è una schiappa, però, sennò non avrebbe preso quella pallonata (ride, ndr). L’Inter mi aveva contattato ma non c’è bisogno di tornare su quell’argomento, fa parte del passato e ho già detto tutto. Non penso che allenerò mai la squadra nerazzurra: Roberto ha un contratto lungo e lo rinnoverà perché è un grande allenatore, ma io resto orgoglioso perché ho il rispetto e la riconoscenza del popolo nerazzurro. L’Inter con Mancini ha cambiato molte cose, vedremo cosa succederà ma è presto per dire che mi piace”.

Mazzarri? Il mondo dell’allenatore è complesso, non lo ha condannato una cosa sola ma un insieme di fattori. Secondo me lui non aveva fatto male all’Inter, nell’ultimo periodo però le cose non andavano per il verso giusto e la società ha deciso di cambiare. Il tifoso vede le cose in un certo modo ma noi allenatori le valutiamo in maniera diversa. Il terzo posto ora resta complicato, ma il campionato è lungo e ci sono ancora tante partite e tanti punti sul piatto. Bisogna lavorare, ci sono ancora tre competizioni da giocare e vanno considerate anche variabili impreviste come le squalifiche e gli infortuni. E’ presto per parlarne. Certamente Shaqiri e Podolski potranno aiutare, anche se non è facile per un nuovo giocatore integrarsi immediatamente. Amalgamare la rosa non è facile, specialmente quando si fanno tanti acquisti come sta succedendo all’Inter in questo periodo. Secondo me però i nerazzurri faranno ancora qualcosa sul mercato, anche se non so in quale reparto”.

Thohir? Il suo operato non è un mio problema, io sono a Dubai, lontanissimo dall’Italia, e non conosco le sue strategie. Si tratta di un discorso semplice, però: lui ha preso una società, ha investito e col passare del tempo sta facendo le sue correzioni in corsa. Ha la sua strategia e il suo modo di operare. Le vittorie si conquistano centimetro per centimetro. L’addio di Moratti invece non mi ha stupito, sono cose che fanno parte della vita. Tutti i cicli sono destinati a finire. E poi va detto che Moratti resta comunque presente, avendo mantenuto le sue quote”.

Si parla poi di portieri italiani: “Tante squadre di Serie A si stanno affidando a portieri giovani e promettenti come Cragno, Bardi, Leali, Perin e Sportiello. Bardi e Cragno ora sono un po’ in difficoltà ma si riprenderanno perché sono bravissimi, e non dimentichiamo Scuffet che quest’anno è stato accantonato in maniera strana (da Stramaccioni, ndr). Del resto la scuola dei portieri italiani ha sempre avuto grande successo. Handanovic è un portiere di grande rendimento che ha sempre fatto bene ovunque è andato. Che altro dire, sta bene lì dov’è”.

Ma l’Inter riuscirà a lottare per lo Scudetto già dalla prossima stagione? “Ripeto, col ‘Mancio’ ho giocato una vita e lo conosco bene, so che se lo contraddici poi inizia a rompere le scatole” ha scherzato Zenga. “Ha ragione lui e non mi ci metto nemmeno a discutere. Ha tutto il mio sostegno e se dice così, gli rispondo che sono completamente d’accordo con lui (ride, ndr)”.
A.C.

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