Mazzola scrolla l’Inter: “Serve un segnale forte!”

Mazzola (Getty Images)
Mazzola (Getty Images)

INTER MAZZOLA / TORINO – Mazzola tira le somme e difende strenuamente Icardi. Ai microfoni dell’edizione online di ‘Tuttosport’, la storica bandiera dell’Inter ha definito “negativa” la stagione della squadra nerazzurra, spronandola poi a un ultimo sforzo nel finale di stagione: “Il mio voto è compreso tra il 5 e il 6. Mi aspettavo molto di più, pensavo si potesse raggiungere un 7, ma non è andata così. Secondo il mio parere Mancini ha dato una mentalità forte ai suoi uomini, che fino a un certo punto della stagione lo hanno seguito ciecamente. Poi, vedendo i risultati positivi, forse hanno pensato di poter giocare sempre nello stesso modo, ma i frutti non sono più arrivati e c’è stata confusione. Penso però che sia obbligatorio, da parte della società e della squadra, dare un segnale forte ai tifosi: la Champions League è ancora possibile, bisogna provarci fino alla fine. C’è speranza finché la matematica non condanna”.

Giù le mani dal Mancio!

“Da quel che si dice in giro, sembra che Mancini sia destinato ad andarsene. Io proverei a farlo rimanere, perché conosce il gruppo nei suoi pregi e nei suoi difetti, spero che resti anche se al momento si dice diversamente. Poi bisogna vedere se quello che si dice è vero o no, si parla anche di Real Madrid. Dipenderà dal progetto della società e di Thohir, ma soprattutto da quello che ha in testa Mancini stesso: se lui pensa che questa squadra possa crescere tanto nella prossima stagione, allora rimarrà a Milano. Io spero che resti, come ho detto, vorrei che continuasse il suo lavoro.

Mercato, ok Touré… ma il pilastro è Icardi

“Per quanto riguarda il mercato, non credo serva nulla di particolare, a meno che non si possa arrivare ad almeno un grande campione. Penso che questa rosa sia molto valida, manca soltanto un comandante a centrocampo, questo sì. Yaya Touré è un centrocampista molto valido, non sarebbe per niente male. Icardi? Non mi priverei mai di lui, è un punto di riferimento. Bisogna ripartire da lui, è un giocatore che va supportato e se viene servito a dovere la butta dentro”.

Alessandro Caltabiano

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