Inter, scontro Mancini-Suning: intanto spunta l’Inghilterra

Inter, Roberto Mancini ©Getty Images
Inter, Roberto Mancini ©Getty Images

CALCIOMERCATO INTER MANCINI SUNING INGHILTERRA / MILANO – Non è certo scoppiato l’amore, calcistico s’intende, tra Roberto Mancini e il nuovo azionista di maggioranza dell’Inter, il Suning Group di Zhang Jindong. Più che altro è il tecnico a non condividere per nulla la linea di pensiero in tema calciomercato del colosso cinese, il quale ha chiesto se non ordinato al Ds Ausilio di indirizzarsi sui giovani di talento, vedi il tentativo per Berardi e l’assalto a Gabriel Jesus, anziché seguire le indicazioni dello jesino, il quale vorrebbe, anzi a questo punto avrebbe voluto invece rinforzi importanti, ovvero giocatori di grandi livello in grado subito di alzare il livello generale della squadra che l’anno prossimo dovrà obbligatoriamente qualificarsi per la Champions League.

Il Suning ha quindi di fatto posto il veto a Yaya Touré, Pablo Zabaleta (che potrebbe approdare alla Roma) e, secondo il ‘Corriere dello Sport’, ora anche a Candreva. Tre giocatori troppo costosi considerata l’età, tre elementi che Mancini aveva messo in cima alla lista della spesa, considerandoli perfetti per l’Inter, per fare il salto di qualità. E poi c’è la questione rinnovo: l’azienda di Nanchino non ha intenzione di discutere il prolungamento del contratto in scadenza fra un anno, cioè nel giugno 2016, dall’altro lato lo jesino avrebbe preferito quantomeno avviare il discorso, non ritenuto comunque una priorità assoluta.

Al momento non si prevedono clamorosi colpi di scena, come per esempio le dimissioni del tecnico che però, secondo i media inglesi, sarebbe in lizza per raccogliere l’eredità di Hodgson sulla panchina dell’Inghilterra. Ecco, la chiamata ‘inglese’ potrebbe sconvolgere tutto, inducendo Mancini anche all’incredibile addio proprio nel bel mezzo del ritiro, che comincia oggi – e termina il 16 luglio – con un clima non propriamente sereno.

R.A.

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