Toldo rievoca Euro 2000. Poi: “Inter, non sopportavo più…”

Toldo
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TOLDO INTER / MILANO – Toldo ricorda i suoi tempi. Alla vigilia di Portogallo-Francia, sfida che deciderà gli Europei 2016, l’ex portiere dell’Inter e della Nazionale italiana – eroe della competizione sedici anni fa – ha rievocato la sua vita da calciatore ai microfoni del quotidiano francese ‘Le Monde’. Queste le sue parole: “Con l’Italia avevamo fatto miracoli andando avanti nel torneo fino alla fine, ma la Francia quell’anno aveva giocatori incredibili. Erano campioni del mondo, all’Europeo erano partiti piano ma crescendo di partita in partita. Quell’anno però tutto il mondo si accorse che l’Italia aveva un altro portiere: molto importante fu la semifinale giocata in dieci contro l’Olanda (Toldo parò tre rigori, ndr), una partita che non durò ore ma giorni interi. Noi eravamo alle prese con vecchi fantasmi e il match diventò una guerra di nervi, ma quando il portiere non vuole che il pallone entri, non lo fa entrare”.

L’anno successivo, Toldo approdò all’Inter dalla Fiorentina: “Mourinho è stato il migliore allenatore che ho conosciuto, ma non potevo più continuare dopo di lui. Non sopportavo più i ritiri, lo stare lontano da mia moglie e dai miei figli. Io però sono sempre disponibile se un portiere vuole dei consigli. È un ruolo molto difficile: se un attaccante sbaglia può accusare il centrocampista, il centrocampista può accusare il difensore, il difensore può accusare il portiere. E io? Con chi me la prendo? Mica posso incolpare i tifosi dietro di me. Devo assumermi io la responsabilità. Il portiere gioca da solo, sta da solo, non ha neppure la stessa maglia dei suoi compagni, e gioca con le mani. Per questo è bizzarro che ora mi ritrovo, come ambasciatore per Inter Campus, a lavorare con bambini di tutto il mondo”.

Sotto, il video di quell’indimenticabile sfida tra Italia e Olanda, con la telecronaca di Bruno Pizzul.

https://www.youtube.com/watch?v=NzKFmKkPVEE

A.C.

 

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