Inter, Thohir conferma De Boer. Ma Suning pensa a Prandelli

Inter, Zhang con de Boer e Thohir ©Getty Images
Inter, Zhang con de Boer e Thohir ©Getty Images

CALCIOMERCATO INTER THOHIR DE BOER SUNING PRANDELLI / MILANO – Il derby d’Italia contro la Juventus non poteva capitare in un momento peggiore per l’Inter, alle prese con i problemi dentro e fuori dal campo. Gli scarsi risultato di questo avvio di stagione hanno già messo in dubbio la posizione del tecnico Frank De Boer, nonostante le parole di Erick Thohir al sito ufficiale: “Non bisogna distrarsi in un momento così complicato e dobbiamo essere assolutamente vicini a Frank De Boer, che saprà trovare il modo per far crescere questo gruppo di ragazzi e riportarli a lottare per le posizioni che un club come il nostro merita – ha detto il presidente nerazzurro – Ci vuole concentrazione, fiducia, rispetto per i nostri tifosi e carattere per rialzarci. Ma siamo l’Inter e sono sicuro che lo faremo”. Parole che fanno eco a quelle del direttore sportivo Ausilio nella conferenza stampa di presentazione di Joao Mario: “Mister in bilico? E’ una stupidata”.

Ufficialmente, quindi, la posizione dell’Inter è chiara: De Boer è e resterà l’allenatore. Ma è indubbio che il tecnico olandese sia sotto esame e che un’altra figuraccia come quella rimediata giovedì in Europa League contro gli israeliani dell’Hapoel Be’er Sheva non verrebbe accettata dai vertici nerazzurri. L’impressione è che si darà tempo all’ex Ajax fino alla prossima sosta prevista il 9 ottobre per fare un bilancio. Un freno sull’ipotesi esonero è dato anche dalla Uefa che, in tema di fair play finanziario, non vedrebbe di buon occhio un altro esborso economico per un cambio alla guida tecnica. Ma il gruppo Suning ha già individuato l’eventuale sostituto: si tratta di Cesare Prandelli, profilo già valutato la scorsa estate al momento della separazione da Mancini, al quale era stata offerta anche la panchina dell’altro club di proprietà dei cinesi, il Jiangsu. Sullo sfondo resta poi la candidatura di Leonardo, pupillo di Moratti.

Maurizio Russo

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