Europa League, focus sull’Eintracht: Jovic la stella

Inter, conosciamo meglio l’Eintracht Francoforte

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Eintracht Francoforte (Getty Images)

Inter, focus sui prossimi avversari in Europa League: i tedeschi dell’Eintracht Francoforte, che ai sedicesimi hanno eliminato lo Shakhtar Donetsk.

Poteva andare peggio ma decisamente meglio all’Inter nel sorteggio di Nyon. Agli ottavi di Europa League i nerazzurri hanno infatti pescato un avversario di sicuro valore, l’Eintracht Francoforte. La squadra tedesca allenata da Hutter, con una età media bassa (25,2 anni), è settima in Bundesliga ma in pienissima corsa per tornare a giocare la seconda competizione europea per club anche nella prossima stagione. Punti di forza organizzazione, entusiasmo e l’abbinamento qualità-forza fisica. Punti deboli l’esperienza inferiore all’Inter che potrebbe portarla ad affrontare la doppia sfida con eccessiva incoscienza

IL PERCORSO – L’Eintracht è giunto agli ottavi di finale dopo aver vinto con punteggio pieno un girone molto duro nel quale, oltre all’Apollon Limassol, erano presenti Olympique Marsiglia e Lazio. CLICCA QUI per le altre news sull’Inter. Ai sedicesimi ha poi buttato fuori non una squadra qualunque, bensì lo Shakhtar Donetsk che arrivava dalla Champions, pareggiando 2-2 in Ucraina e vincendo con un sonoro 4-1 la gara nella sempre calda ‘Commerzbank Arena’.

L’ALLENATORE – Dall’estate scorsa i tedeschi sono allenati da un austriaco, il 49enne Adi Hutter con un passato importante e vincente sia nel suo Paese che in Svizzera alla guida dello Young Boys. Il suo è un calcio pratico, aggressivo e organizzato, capace di esaltare i suoi attaccanti. Per numero di gol segnati, ovvero 41, l’attacco (dove c’è l’ex Fiorentina Rebic,) dell’Eintracht è il quinto della Bundesliga… Gioca anche a 4 ma la sua tattica di base parte dalla difesa a 3, che in questa stagione ha messo in crisi più di una volta la formazione di Spalletti.

LA STELLA – Il calciatore più importante e pericoloso dell’Eintracht è sicuramente Luka Jovic, primo marcatore della squadra con 14 gol e della Bundesliga nonché secondo della stessa Europa League con 6. Nato in Bosnia ma di nazionalità serba, il classe ’97 di proprietà del Benfica – ma la società di Francoforte vanta un diritto di riscatto fissato intorno ai 6 milioni di euro e che quindi eserciterà sicuramente – è un attaccante moderno e completo che sa impiegare entrambi i piedi. Di prospettiva ma ottimo pure per il presente, non a caso è nel mirino di mezza Europa.

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