Inter, contro il Verona successo pesante | Tutto in 4 punti simbolici

Inter: i nerazzurri chiudono un ambiguo 2020 con sette vittorie consecutive in campionato grazie ad un percorso davvero importante.

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Lautaro Martinez (Getty Images)

Il risultato contro il Verona ci ha confermato un’Inter diversa da quella a cui eravamo abituati a vedere nella prima parte di stagione. Sarà la stanchezza, il cambio modulo o il Natale che si fa sentire ma la squadra di Antonio Conte, anche nell’ultimo match di campionato contro il bell’Hellas di Ivan Juric, si è rivelata essere maledettamente concreta e terribilmente cinica. Dopo un primo tempo molto cauto, nella seconda parte di gara i nerazzurri hanno meritato un successo che vale 6 punti: 3 concreti, per la classifica, altri 3 (più 1) simbolici. Per tutte le altre news sui nerazzurri clicca QUI.

Inter, contro il Verona 3 (più 1) punti: da Hakimi a Skriniar, la forza dei singoli

Altri 3 punti in campionato che fanno bene al morale e che non staccano minimamente l’Inter dalla testa della classifica. E poi ci sono 3, anzi 4, punti simbolici che contano per chi, il calcio, lo vede e lo osserva da vicino (Antonio Conte e soci) e da lontano come noi:

  • FINALMENTE LAUTARO: finalmente Lautaro Martinez. Non un gol qualsiasi, e non solo per la bellezza del tiro in sé, ma anche perché ha sbloccato l’insidioso match contro il Verona. In più, dopo tutte le insistenti voci di mercato e le difficoltà in fase realizzativa per il numero 10 nerazzurro, una rete così pesante ci voleva proprio.
  • TRENO HAKIMI: nel secondo tempo semplicemente favoloso. Certo, le lacune all’esterno destro marocchino, soprattutto in difesa, non mancano. Ma l’ex giocatore del Borussia Dortmund classe 1998 sta lavorando proprio per migliorare. Suo è l’assist che ha innescato il gol di Lautaro, sue sono le falcate sulla fascia (anche) nei minuti finali della partita.
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Bastoni e Skriniar (Getty Images)
  • LUKAKU INARRESTABILE: anche quando non va a segno, il centravanti belga è a dir poco fondamentale per la ‘Beneamata’. Nel primo tempo, Magnani tiene botta ma nella ripresa le cose vanno diversamente. L’Inter è Lukaku-dipendente? Forse. Finché ‘Big Rom’ è così determinante, a nessun cuore nerazzurro dispiace veramente.
  • SKRINIAR, CHE CUORE: Non solo per il gol, ma anche per le difficoltà riscontrate nella scorsa stagione, in estate sembrava dover lasciare l’Inter da un momento all’altro, il difensore slovacco merita che si parli di lui, considerando anche il calvario dovuto al Coronavirus. Grinta, personalità, voglia di giocare e di vincere. Essere titolari è una cosa, ma riprendersi il posto così, è da veri campioni.

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