Gosens come Brehme, continua la tradizione tedesca nell’Inter

L’esterno sinistro è il nono calciatore tedesco della storia dell’Inter, su di lui il peso dell’eredità del connazionale Brehme

Se si dovessero elencare tutte le ragioni per cui l’Inter è diventato uno dei club più blasonati dell’intero continente ci si perderebbe a fare la conta. Certo è che una storia come quella nerazzurra, intrisa di gioie e di delusioni, vittorie e sconfitte, racchiude tanti nomi e personalità diverse susseguitisi nel tempo.

Gosens, parla l'agente: "E' successo tutto nel giro di 48 ore"
Robin Gosens ©LaPresse

Tra questi ci sono stati ben 8 calciatori che hanno portato alto il vessillo tedesco mentre vestivano nerazzurro, con orgoglio e determinazione. Tre di loro hanno vinto il Pallone d’Oro, uno ha vinto la vecchia Coppa dei Campioni, un altro ancora è il terzo miglior marcatore della sua Nazionale. Oggi si aggiunge alla lunga tradizione l’esterno sinistro Robin Gosens, appena approdato a Milano dopo diverse stagioni di grandissimo livello all’Atalanta.

Da Skymaniak a Podolski, adesso Gosens: generazioni di talenti all’Inter

Lothar Matthaus viene onorato della maglia numero 10 nel 2017 ©LaPresse

Il primo calciatore ad aver vestito nerazzurro, terzo di sempre in Italia, è stato Horst Szymaniak nel lontano 1963 come comprimario di Helenio Herrera. Nonostante la breve parentesi, l’Inter ha conquistato la sua prima Coppa dei Campioni anche per merito suo. Hans-Peter “Hansi” Müller è arrivato quasi vent’anni dopo ed è restato in nerazzurro per due stagioni, fornendo prestazioni convincenti dopo un inizio in sordina. Proprio nel 1984, il suo connazionale Kar-Heinz Rummenigge ha preso il suo posto come calciatore straniero. Le gesta del due volte Pallone d’Oro resteranno impresse nella storia dell’Inter, sebbene non vi abbia vinto concretamente nulla. Uno dei più grandi e talentosi trascinatori è stato senza ombra di dubbio il tuttofare Lothar Matthäus, altro Pallone d’oro e vincitore di numerosi riconoscimenti sia personali che di squadra fra cui Scudetto e Mondiale. Nel 2018 è stato inserito nella Hall of Fame del club. Assieme a lui è giunto il collaudatore balistico Andreas Brehme, esterno sinistro di grande pericolosità. Come sostituto di Diaz dopo lo scudetto dei record, Jurgen Klinsmann si è poi fatto carico dell’offensiva nerazzurra. La chiaroscura esperienza di Matthias Sammer nel ’91 lascerà infine spazio al ‘Principe’ Lucas Podolski quattordici anni dopo, ricordato dai tifosi nerazzurri per un breve ma intenso capitolo con la maglia dell’Inter ed una storia lunga una vita con la ‘Mannschaft’ di cui è terzo miglior marcatore di sempre. A Gosens, dunque, le migliori fortune per il futuro sulla scia dei campioni di una volta.

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