Dimarco tra rivelazione, calo, rilancio e voci di mercato: la cura Inzaghi

L’esterno sinistro, all’occorrenza centrale di difesa, ha offerto una solida prestazione contro il Verona, sua ex squadra

L’approccio ad una partita, spesso, fa la differenza laddove le qualità non riescono ad incidere. La prima caratteristica, infatti, è mobile, volatile. Può cambiare nel giro di pochi minuti in concomitanza di un calo di concentrazione. La seconda, per forza di cose, resta quella perché migliorabile solo in un arco di tempo nettamente maggiore.

Dimarco dal dischetto ©LaPresse

E l’esterno sinistro Federico Dimarco, all’occorrenza centrale di difesa, le ha unite in un connubio superefficace contro la sua ex squadra del Verona. Inzaghi gli ha dato fiducia come non accadeva da inizio stagione, al posto di un Bastoni a riposo, per completare il tridente arretrato a lui tanto caro. Così, dopo una prestazione solida e senza sbavature, giocata con intelligenza ed esperienza, il prodotto del vivaio nerazzurro torna a risplendere di luce propria dopo aver subito una inflessione di rendimento nella fetta centrale della stagione contemporanea al calo generale dell’intero gruppo nerazzurro.

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Lautaro, Correa e Dimarco © LaPresse

Una delle doti che più piacciono di Dimarco è il fatto che sappia farsi trovare pronto nel momento del bisogno, anche se questo dovesse significare ricoprire un ruolo diverso da quello naturale. Le mansioni di un terzino o, più in generale, di un esterno a tutta fascia sono ben diverse da quelle di un centrale adito alla copertura, alla lettura di movimenti millimetrici. Lui sa fare entrambe le cose senza paura, senza farsi condizionare dal fatto che sia dieci centimetri più basso dei compagni di reparto. Inzaghi potrà farci affidamento ancora a lungo, sulla base di una duplice motivazione: da un lato lo stesso allenatore è determinato a trattenerlo con sé, dall’altro lo stesso calciatore a non voler andare via. Difficile, dunque, che possa essere inserito in qualche trattativa di mercato come ad esempio quella che riguarda il centrale Bremer del Torino.

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