Da seconda scelta ai troppi infortuni, oggi obiettivo dell’Inter: il profilo di Zagadou

Il percorso travagliato del difensore centrale svincolato dopo la lunga esperienza tra le file del Borussia Dortmund, piace molto all’Inter

Milan Skriniar è sempre più vicino a diventare un calciatore del Paris Saint-Germain ogni giorno che passa. Il bottino da circa 70 milioni di euro potrà rimpolpare ulteriormente le casse societarie secondo quelli che erano i piano dirigenziali, come accaduto in duplice copia lo scorso anno per Lukaku ed Hakimi. Oggi il centravanti belga è tornato sotto una veste diversa, assieme ad altri importanti elementi del nuovo gruppo alle dipendenze del tecnico Inzaghi. Ma manca almeno un difensore centrale di ruolo.

Dan-Axel Zagadou ©LaPresse

Con la situazione di de Vrij vacillante ed il solo Bastoni a correre lungo il centrosinistra, Gleison Bremer è destinato a prendere uno dei due potenziali slot vacanti. L’accordo col Torino è ormai prossimo ad essere concretizzato, si attendono giusto ulteriori sviluppi di mercato. La seconda scelta ricade su Nikola Milenkovic, ma la Fiorentina è marcata da diversi altri club sia italiani che internazionali. Per questo motivo l’Inter ha ben pensato di accogliere negli uffici della propria sede in Viale della Liberazione l’agente Sissoko del francese Dan-Axel Zagadou.

Calciomercato, Zagadou forza nuova della difesa di Inzaghi ma quanti infortuni

Dan-Axel Zagadou ©LaPresse

Roccioso e di prospettiva, prodotto del vivaio del PSG, Zagadou ha da poco lasciato da svincolato il Borussia Dortmund con cui è cresciuto nei primi anni della sua esperienza nel calcio professionistico. La sua cronistoria riporta tuttavia un dato piuttosto sconfortante: in nessuna delle passate stagioni è riuscito a calcare i campi per più di 20 partite, per via dei numerosi infortuni che ne hanno limitato l’affidabilità. A partire dal 2017, infatti, ha subito tre diversi infortuni dalla durata di almeno 60 giorni ciascuno, più una rottura al legamento collaterale laterale che gli è costato 107 giorni di riposo. Il più grave in assoluto è occorso proprio di recente, nel 2020/2021: altra rottura del legamento per una sosta complessiva da 196 giorni, più della metà di una stagione intera.

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