Meriterebbe 100 milioni alla firma. Suona come un greve sfottò, ma dietro lo scherzo c’è sempre un indizio di verità. Ci sono giocatori che sono così disciplinati e professionali da correre il rischio di essere sottovalutati. Ma guai a lasciarseli sfuggire, specie in tempi così poveri di sicurezze, in campo e fuori
Darmian ferma Kvaratskhelia e poi Leao, corre palla al piede sulla destra, oppure si imbuca centralmente, macina chilometri sulla destra, si mette centrale, e zitto zitto è sempre nel posto giusto a fare quello di cui c’è bisogno. Non è un campione e non vuole esserlo, ma è uno dei giocatori più affidabili della rosa dell’Inter ormai da molti anni.
Arrivato a Milano nell’ottobre 2020 in prestito con obbligo di riscatto fissato a 2 milioni, Matteo Darmian aveva la pessima fama da promessa mancata. Partito dal Milan, aveva dato il meglio di sé in Padova in Serie B e poi nel Torino, dove giocò per quattro anni, dal 2011 al 2015, svariando su entrambe le fasce. Nel 2015 passò al Manchester United per 18 milioni di euro più bonus, cominciando bene sotto la guida di Louis van Gaal e poi perdendosi quando in panchina arrivò Mourinho.
Lo United lo lasciò poi al Parma, dove il ragazzo provò a ritrovarsi, dopo lunghi mesi di panchina o tribuna. Nel 2020 poi l’intuizione di Conte: prendere Darmian come riserva di Hakimi, un giocatore ordinato e bravo in difesa da alternare all’esplosivo marocchino. Da allora il trentatreenne di Legnano si è dimostrato un operaio affidabile e spesso risolutivo per la causa nerazzurra. Tutti si aspettavano l’annuncio del suo rinnovo, che è stato ufficializzato ieri, pochi giorni dopo il traguardo della sua sua centesima vittoria in Serie A.
100 milioni alla firma: Bastoni sfotte Darmian
Darmian si è più che meritato il prolungamento del contratto fino a giugno 2024 con opzione per l’anno successivo. “Daje tutta Matte“, si legge sotto il post su Instagram che annuncia il rinnovo mediato dall’agenzia TMP Soccer che detiene la procura di Matteo Darmian.
E la notizia è stata festeggiata da tanti tifosi e dai compagni di squadra del trentatreenne. Calhanoglu, Dumfries e Gosens si sono complimentati o hanno applaudito. Bastoni, invece, è intervenuto a gamba testa con un commento ironico che sa anche di frecciatina a Skriniar. “Solo per il capello ti avrei dato 100 milioni alla firma“, ha scritto il difensore centrale interista, riferendosi al look ingellato proposto nella foto da Darmian.
100 milioni alla firma, almeno platonici, se li meriterebbe davvero il caro Matteo. Un giocatore che è arrivato per appena due milioni e che ha contribuito con goal (sono già otto) e prestazioni di grande attenzione.
Nel segno di Darmian
C’è molto Darmian nello scudetto vinto dall’Inter con Conte. E il laterale riscopertosi jolly continua a essere importante. Dopo l’addio dell’allenatore pugliese, Matteo ha continuato a fornire impegno massimo sotto Inzaghi… È stato un grande affare per l’Inter, non ci sono dubbi.
Un rendimento sopra le aspettative, il suo, che ha messo in ombra persino Dumfries, che nelle settimane del Mondiale veniva da molti indicato come uno dei laterali più forti e promettenti in circolazione. Un ragazzo che nei momenti di difficoltà è sempre stato leale e concentrato: questo è Darmian. Come contro l’Atalanta, quando è stato schierato al posto di Skriniar da centrale, e ha segnato pure il goal della vittoria.
Domenica, a San Siro, per il derby, dovrebbe tornare sulla fascia. Nessun problema, dato che in quella posizione, nelle tre ultime sfide contro i rossoneri, Matteo ha sempre fatto bene, con due assist e prestazioni di grande sacrificio in difesa.
Arrivato a Milano fra lo scetticismo di parecchi tifosi e i sopraccigli alzati dei giornalisti, Darmian ha dimostrato già tante volte la sua utilità in rosa. Considerando il rapporto qualità-prezzo, il ragazzo è stato uno degli ultimi grandi affari dell’Inter: chi lo nega è fazioso.