Le parole dell’ex agente dell’ex centravanti dell’Inter pungono l’ambiente “argentinizzato” del club, poi si scaglia anche contro l’ex commissario tecnico del Brasile per la mancata convocazione
L’Inter ha abbracciato un numero spropositato di fuoriclasse nel corso della sua centenaria storia. Calciatori che hanno sollevato trofei e folle. Eppure, in un lasso di tempo così ampio, è inevitabile che si possa incorrere in qualche passo falso. Di recente va ricordato il vuoto economico lasciato dalla gestione Thohir che ha poi costretto Suning a sobbarcarsi diversi debiti, alimentati anche da qualche scivolone dello stesso gruppo imprenditoriale cinese.
Fronte sportivo, il 30 agosto del 2016 l’Inter accoglie a titolo definitivo per la modica cifra di 30 milioni di euro il centravanti brasiliano Gabriel Barbosa – da tutti riconosciuto col soprannome di Gabigol – di provenienza dal Santos. Il calciatore è stato etichettato da molti esperti del settore come una vera rivelazione, tanto che le aspettative sul suo conto sono cresciute in maniera esponenziale. Peccato che i suoi risultati sul campo hanno dimostrato l’esatto opposto: con appena 9 presenze in campionato e una sola rete contro il Bologna nel girone di ritorno, ha rappresentato uno dei flop più incredibili del recente passato nerazzurro. Per diversi anni non sono stati noti i veri motivi che hanno spinto la società ad investire su un calciatore tanto involutivo, ma adesso l’ex agente Wagner Ribeiro ha fornito qualche nuovo dettaglio utile a comprendere a fondo alcune scelte.
“La colpa del suo malessere, riversatosi anche in cattive prestazioni, è stata tutta dello spogliatoio“, ha aperto Ribeiro nel corso di un’intervista ai microfoni de ‘Benja Me Mucho’, trasmissione podcast online. “Gli argentini si erano coalizzati per non farlo giocare. L’Inter era una squadra argentinizzata. Ecco tutto. Quali opportunità c’erano? Giocava soltanto 10 minuti a partita, queste si possono chiamare opportunità? È andato in Brasile, è tornato al Santos e ha fatto bene. È andato al Flamengo e ha fatto bene. Questi lo hanno comprato e ha continuato a fare bene, contribuendo al successo della squadra con tanti gol“, ha continuato l’ex agente.
Tutti contro Gabigol, l’ex agente punta il dito
Le critiche non finiscono qui, perché Ribeiro ha voluto dire la sua anche in merito alla mancata convocazione del calciatore da parte dell’ex commissario tecnico della Nazionale brasiliana Tite.
“Ha sbagliato a chiamare Raphinha. Chi altri ha segnato così tanti gol nel giro degli ultimi anni? Siamo d’accordo che non abbia fatto bene all’Inter e al Benfica. Ma i motivi di questo fiasco sono dipesi da altri fattori“, ha concluso.