PIF è stato interessato a rilevare il club. Se n’è parlato tanto mesi fa. Ma non si è ancora capito quanto la trattativa fosse reale. Negli ultimi giorni sono spuntate nuove indiscrezioni, sempre a proposito dell’acquisto dell’Inter da parte di PIF, che riguardano anche Mourinho
Pare che la trattativa fra Zhang e il Public Investment Fund ci sia stata davvero attraverso intermediari americani. Tutto però si sarebbe bloccato sul nascere. Al tempo alcune voci sostennero che PIF volesse José Mourinho in panchina in caso di acquisto dell’Inter.
Oggi quella voce è stata rilanciata dal giornalista Fabio Santini. Parlando di Mourinho, il giornalista, intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY, si è detto certo che il portoghese lascerà la Roma a fine stagione. Le probabili nuove destinazioni sono molteplici: si va dal PSG al Real Madrid, dal Chelsea al Manchester United. E si vocifera anche della possibilità di un ritorno all’Inter
“Mou sta rilasciando dichiarazioni così come quando se ne è andato dall’Inter. Ricordate? Da marzo parlava di addio nei confronti di Moratti. E lo stesso ha fatto anche al Chelsea“, ha spiegato Santini. “Non sembra che Thiago Pinto sia molto intenzionato a trattenerlo. Comunque, nella squadra in cui andrà, Mourinho vorrebbe portarsi Dybala e Smalling“.
Dybala potrebbe dunque essere riaccostato all’Inter? “Se Mou andrà in nerazzurro, la trattativa potrebbe tornare in auge, ma è molto difficile“, ha commentato il giornalista. “Zhang ha detto no all’operazione dell’argentino che era già stata fatta da Ausilio e Marotta, quindi è evidente che quest’ultimo conti davvero di voler portare la Joya alla Beneamata. Ovviamente sono tutti scenari”.
Il ritorno di Mourinho all’Inter sa di fantacalcio, ma in realtà il portoghese e il club nerazzurri sono stati di nuovo vicini qualche mese fa. Santini ne è convinto.
PIF voleva l’Inter e Mourinho
“A settembre sembrava che PIF davvero fosse vicino all’acquisizione dell’Inter e, da fonti a Wall Street, PIF aveva detto che comunque avrebbe voluto Mourinho sulla panchina. Ma è evidente che il portoghese non ha grande interesse a tornare viste le proposte che ha: il PSG e il Chelsea. Entrambe possono garantirgli un ingaggio superiore ai 10 milioni di euro. Laddove Zhang vendesse, allora arriverebbe un gruzzolo che farebbe guardare con un minimo di serenità”.
Il Sole 24 Ore, che in passato si è occupato spesso di Zhang e dell’impero in decadenza di Suning, continua intanto a prospettare un cambio di proprietà per l’Inter. In un recente articolo Carlo Festa ha ritirato in ballo il Public Investment Fund. Secondo il Sole 24 Ore, PIF, per ora proprietario del Newcastle (comprato per 300 milioni di sterline), punta a realizzare una strategia di sportwashing, cioè di acquisizione di varie società sportive. Perché? Per far distogliere lo sguardo dalla situazione dei diritti umani nell’Arabia Saudita. In questo senso potrebbe buttarsi sulla Formula 1 e sull’American’s Cup. Ma anche su un nuovo club di calcio.
“In questi giorni hanno ripreso a circolare indiscrezioni su una possibile vendita dei nerazzurri a un fondo USA“, si legge ancora nell’articolo. “In realtà, le discussioni sembrano preliminari e sarebbero limitate a contatti fra le parti. Al lavoro sono gli advisor Goldman Sachs e Raine“. Il prezzo base fissato da Zhang è ormai noto: i cinesi vogliono 1,2 miliardi. Un prezzo alto pure per PIF.
Festa parla di una sfida fra USA e Arabia Saudita. Entrambi i Paesi, con i loro fondi e i loro imprenditori, vorrebbero investire sul calcio italiano.
Il vero progetto di PIF
Nel 2021 il PIF ha acquisito l’80% del Newcastle. E ha investito quasi 500 milioni di sterline con l’obiettivo dichiarato di far tornare la squadra ai vertici della Premier League. Ai tempi, scoppiò un mezzo scandalo nel Regno Unito. Si parlò di accuse di complicità e di ingerenze straniere.
La paura quando si parla di PIF è che non sia un fondo ma direttamente il Regno dell’Arabia Saudita a controllare il club acquistato. Nel consiglio di amministrazione del fondo partecipano stabilmente Mohammed bin Salman, in qualità di presidente, e quasi una decina di alti funzionari del Regno.
Per ora, comunque, l’unico fondo che ha allungato le mani sull’Inter non ha nulla a che fare con l’Arabia. Il futuro nerazzurro, appartiene in teoria, al fondo Oaktree che ha dato mandato alla banca d’affari Goldman Sachs per la cessione del club in caso di mancato rimborso del maxi-prestito da parte di Suning.