A un passo dall’Inter: retroscena sul talento bianconero

Gol e prestazioni convincenti esaltano il suo profilo, tempo addietro era stato persino messo sotto osservazione dall’Inter ma tutto è sfumato

Il fatto che potesse essere un predestinato non era ancora scritto tra le stelle. Il suo destino l’ha dovuto costruire da sé, piuttosto. A suon di buone prestazioni, ogniqualvolta ha avuto l’occasione di scendere in campo per grazia di Massimiliano Allegri. E qualche volta ha anche messo in piedi delle occasioni da rete tanto ghiotte da aver contribuito con assist ai compagni di squadra della Juventus. Lui che finora ha messo anche a segno due gol, di cui uno in stile Del Piero contro il Lecce.

Retroscena Fagioli, a un passo dall'Inter e poi alla Juve
Nicolò Fagioli – interlive.it

La storia di Nicolò Fagioli, però, non inizia da questi numeri. Tanto tempo prima, infatti, nel ricordo di quando aveva appena quattordici anni, il suo calcio era ancora quello di un ragazzino con tanta voglia di crescere e dimostrare di poter ambire a qualcosa di grande. Caratteristiche che erano state adocchiate da alcuni osservatori dell’Inter, vicini addirittura a chiudere un accordo con i suoi tutori per favorirne lo sviluppo professionale tra le file nerazzurre. Poi, però, la sua fede calcistica ha avuto la meglio. E dunque ne ha approfittato la Juventus, oggi galvanizzata da ciò che sta diventando.

Fagioli wonderkid tra Inter, Juventus e Nazionale

Il centrocampista, un mix perfetto delle qualità di Pirlo e quelle di Marchisio, è un wonderkid di caratura internazionale. La Juventus lo sa bene, tanto che adesso Allegri lo considera parte integrante del progetto bianconero del prossimo futuro. Guai a venderlo, dunque.

Retroscena Fagioli, a un passo dall'Inter e poi alla Juve
Nicolò Fagioli – interlive.it

Per l’Inter si è trattato di un grande fallimento, ma col senno di poi è facile a dirsi. Quando si è tanto giovani è impossibile prevedere fin dove la carriera del ragazzo si spingerà. Tentar non nuoce. Contro i nerazzurri ha dato dimostrazione di tecnica, corsa e sacrificio. E chissà che non possa diventare un vero trascinatore, anche in Nazionale. Esattamente quello che serve non soltanto alla Juventus per risalire la china dopo la pesante batosta dei quindici punti di penalizzazione in classifica e il boom mediatico della faccenda, ma anche a Roberto Mancini per capire come meglio costruire l’organico degli Azzurri che difenderanno il titolo di Campioni d’Europa – si spera – nella prossima edizione di Euro 2024.

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