La Juventus ha deciso di prendere posizione riguardo ai fatti di ieri, ovvero agli insulti razzisti rivolti a Lukaku da parte della tifoseria bianconera
Gli juventini, almeno quelli in campo e quelli che si sono presentati a favore di telecamera a fine partita, non hanno fatto una bella figura. Per distrazione o malizia, non hanno saputo ben interpretare i fatti gravi che sono avvenuti sugli spalti. Danilo, Perin e Allegri hanno protestato contro l’esultanza di Lukaku anche dopo la partita. Tutti gli altri hanno fatto il loro in campo, quando hanno chiesto all’arbitro di espellere il belga.
Anche per questo la Juventus è dovuta intervenire con una nota ufficiale sul proprio sito, per condannare ciò che avvenuto allo Stadium ai danni di Lukaku in occasione della semifinale di Coppa Italia. Il club bianconero ha voluto ribadire la propria posizione con un lungo articolo.
Questo il passaggio fondamentale della nota: “Juventus Football club, come sempre, sta collaborando con le forze dell’ordine per individuare i responsabili di gesti e urla razzisti verificatisi ieri sera. Anche in questo caso nei confronti dei responsabili sarà applicato il codice di gradimento“.
Il concetto appare in fondo a una pagina del sito ufficiale dedicata alla pubblicità di una puntata speciale del Podcast “Sulla Razza” prodotto dal club bianconero. Nella puntata il capitano dei bianconeri nella sfida di ieri sera, Danilo, dialoga con Nadeesha Uyangoda e Nathasha Fernando (due delle tre autrici del podcast) per discutere di discriminazione e razzismo. Il podcast in questione, secondo il club “è solo l’ultimo esempio, in ordine di tempo, dell’impegno della Juve contro una piaga sociale quale è la discriminazione, razziale e non solo“.
La Juventus parla di un impegno che parte da lontano e che si è esplicato, secondo la nota, attraverso programmi strutturati con l’obiettivo di “creare consapevolezza e dare gli strumenti necessari alle nuove generazioni per trattare l’argomento in modo corretto“. Peccato però che proprio Danilo, ieri sera, in tv ha definito l’espulsione di Lukaku “corretta”. Secondo il brasiliano “Lukaku era già ammonito, l’arbitro ha estratto il rosso. Niente di strano. Lui è stato ammonito perché ha voluto zittire il nostro pubblico“.
La Juventus e il ministro per lo Sport sul caso Lukaku
Abodi, ministro per lo Sport e i giovani. ha affrontato la questione tramite un tweet. “Il razzismo è insopportabile ovunque, tanto più su un campo di calcio… su qualunque campo di calcio, a partire dagli stadi di Roma, Torino…” E poi ha in pratica elencato tutte le città legate a un club di Serie A. Come presa di posizione sul tema sembra un po’ impersonale. Ma in politica funziona così.
Lega Serie A ha invece mostrato un po’ più di indignazione esprimendo il doveroso richiamo a portare fuori dagli stadi tutti i razzisti: “La Lega Serie A condanna con fermezza ogni episodio di razzismo e ogni forma di discriminazione“, questo il commento della Lega Serie A, in una nota, dopo quanto avvenuto durante Juventus-Inter. “Pochi personaggi presenti sugli spalti non possono rovinare lo spettacolo del calcio e non rappresentano il pensiero di tutti i tifosi e appassionati allo stadio, che per fortuna condividono i valori più alti dello sport. Le Società di A, come sempre hanno fatto, sapranno individuare i colpevoli, escludendoli a vita dai propri impianti“.
“La campagna Keep Racism Out e l’accordo siglato due settimane fa con UNAR sono passi concreti di impegno in questa battaglia, lunga e incessante, che porterà al risultato fissato senza indugi: fuori i razzisti e i loro insulti dagli stadi“, conclude la Lega.
Ora ci si aspetta che l’Inter faccia ricorso contro l’espulsione e che la FIGC si renda conto dell’errore dell’arbitro. Dalla Juve, invece, ci si aspetta un po’ di più: le parole spese finora non sembrano abbastanza.