Inzaghi via subito, scelto il traghettatore: “Allertato da giorni”

Cosa potrebbe succedere nella malaugurata possibilità di una débâcle in Champions contro il Benfica? Da più parti si parla di un traghettatore già allertato per subentrare a Inzaghi

Nulla è perduto e l’Inter può ancora portare a casa risultati importanti. La qualificazione in Champions in campionato non è un traguardo impossibile, vista la corsa delle lumache delle avversarie; c’è da giocare il ritorno della semifinale di Coppa Italia e ci sono buone possibilità di accedere alle semifinali anche in Champions.

Tre sfide cardine per Inzaghi: esonero vicino
Inzaghi (LaPresse) – interlive.it

Ciononostante, all’Inter si preparano al peggio. Ecco perché è già stato allertato un possibile traghettatore cui affidare la squadra nel caso di un altro passo falso di Inzaghi. Le sconfitte sono già troppe. E fosse stato per Marotta, il tecnico piacentino sarebbe già stato sollevato dal suo incarico da tempo. A voler preservare lo status quo è stato Zhang, che crede ancora in Inzaghi e soprattutto non vuole spendere altri soldi a vuoto. Anche per questo il traghettatore dovrebbe essere scelto dall’interno.

Il giornalista Alessandro Alciato, che negli ultimi giorni ha intervistato Zanetti per DAZN, ha parlato di una situazione parecchio nervosa ad Appiano: “C‘è un possibile traghettatore, allertato da giorni“. Sul canale streaming, il giornalista ha sottolineato che ci sono troppe cose che non vanno all’Inter in questi giorni: “Due summit, uno a San Siro e l’altro alla Pinetina, fanno passare il concetto che sono tutti sotto accusa, Inzaghi e i giocatori“, ha spiegato.

A Simone Inzaghi vengono ovviamente imputate le undici sconfitte e l’incapacità di guidare la squadra. “Ai giocatori si imputa il fatto di non saper uscire da quella situazione. Ma bisogna pensare al quadro negativo e al quadro positivo. Chivu è in pre-allarme come possibile traghettatore da più di qualche giorno, diciamo che è stato allertato“.

Due summit e traghettatore pre-allertato: l’Inter non ha più troppa fiducia in Inzaghi

Dei summit ha parlato anche Walter Sabatini, l’ex responsabile dell’area tecnica del gruppo Suning. Intervistato da DAZN, il dirigente ex Roma e Inter ha discusso della netta e per molti versi inspiegabile differenza di rendimento dei nerazzurri tra campionato e coppe. Dal suo punto di vista, i giocatori dell’Inter si stanno autogestendo.

Sabatini commenta la crisi dell'Inter
Walter Sabatini (LaPresse) – interlive.it

In certe partite importanti, come quelle di Champions, trovano energie fisiche e nervose spontaneamente. “In un altro tipo di partita invece la squadra non attiva questo meccanismo e quindi accadono gli inciampi, come con il Monza. Quando vai a giocare una partita di Champions a Lisbona, al Da Luz, l’energia è spontanea nella testa e nei muscoli dei calciatori“.

Non credo che ci siano altri pensieri o problemi tattici“, ha spiegato ancora Sabatini. “La tattica per gli allenatori italiani è la cosa più facile, siamo i più bravi in Europa, compreso Inzaghi. Il problema sono i troppi summit tra dirigenza e squadra“. Per Sabatini, troppi incontri e faccia a faccia servono a poco. “Un dirigente, un presidente devono piombare nello spogliatoio una volta ogni sei mesi, e allora ha un effetto dirompente sulla testa dei calciatori. Se diventa una consuetudine non serve più a niente“.

Chivu e la possibile promozione entro fine mese

Il destino dell’Inter non è ancora del tutto segnato. Ci sono molte incognite e molte ombre, ma c’è anche la speranza di poter fare qualcosa di buono. I giocatori sanno che tutto il male dipende da solo e che da soli possono risollevare la squadra. Ora arrivano tre partite importanti, che l’Inter dovrebbe affrontare con grande energia. Il ritorno con il Benfica, poi domenica c’è la trasferta in casa dell’Empoli e il 26 aprile l’altro ritorno con la Juventus, in Coppa Italia. Tre vittorie terrebbero vive le speranze nerazzurre e salverebbero Inzaghi, almeno fino alla fine della stagione.

Possibile esonero anche per Chivu
Cristian Chivu (Inter) – interlive.it

Nulla è precluso, insomma, le possibilità per raggiungere tutti gli obiettivi non sono ancora morte. Ma Cristian Chivu, allenatore della Primavera, sa che potrebbe essere promosso a traghettatore in qualsiasi momento da qui a fine mese. Inzaghi rischia l’esonero in caso di eliminazione dalla Champions e in caso di sconfitta contro la Juventus.

Il club è insomma pronto a dare una prima sterzata mettendo Chivu al comando, in vista del rush finale del campionato. Si parla ovunque di una società furibonda anche con la squadra: pare infatti evidente come in molti giocatori stiano dando la precedenza alla Champions. L’Inter che abbandona la zona Champions collezionando l’undicesima sconfitta mette soprattutto alle corda Inzaghi. Marotta valuta da tempo un tempestivo rimpiazzo, ponendo Chivu alla guida della squadra.

Ma l’ex eroe del Triplete non sta facendo così bene con i ragazzini. La sua Primavera, dopo lo scudetto dell’anno scorso, è in caduta libera: tutti gli obiettivi stagionali sono già falliti e ora rischia anche i playout. Anche il rumeno è in difficoltà come Inzaghi, e pure lui potrebbe essere sostituito l’anno prossimo.

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