Arriva l’intervento speciale della Federcalcio sulla squalifica comminata a Romelu Lukaku all’indomani di Juventus-Inter di Coppa Italia
Ecco che cosa è successo oggi 22 aprile 2023, dopo la notizia della revoca, per “grazia”, della squalifica a Romelu Lukaku da parte del presidente Gravina.
Aggiornamento ore 20: Romelu Lukaku ha ringraziato ufficialmente il presidente della FIGC per la cancellazione della sua squalifica.
🗣#Lukaku: “Sono davvero felice per questa decisione del presidente della FIGC che ha dimostrato una grande sensibilità. È stato dimostrato che c’è la volontà di combattere il razzismo” pic.twitter.com/oKRAqVPbpR
— Interlive (@interliveit) April 22, 2023
Aggiornamento ore 18:13: Ora è UFFICIALE! Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina ha deciso di graziare Lukaku togliendogli la giornata di squalifica che avrebbe dovuto scontare in Inter-Juve di Coppa Italia in programma mercoledì prossimo al ‘Meazza’. Segnale forte contro il razzismo attraverso un procedimento “in via eccezionale e straordinaria”.
Nel comunicato si legge anche che: “il calciatore è stato fatto oggetto, in più occasioni, di gravi, ripetute e deprecabili manifestazioni di odio e discriminazione razziale tali da poter giustificare comportamenti formalmente non regolamentari“.
Ore 11: Si spera che possa arrivare l’annullamento del secondo cartellino giallo al centravanti belga arrivato dopo l’esultanza in Juventus-Inter di Coppa Italia. Tutto partirebbe da un’iniziativa del presidente federale Gabriele Gravina.
I tifosi della Juventus stanno già insorgendo sui social parlando di una manovra ingiusta o di favoritismi. Ma d’ingiusto, in tutta questa storia, c’è solo il trattamento ricevuto da Lukaku dai tifosi razzisti della Juventus. E la FIGC starebbe appunto pensando a una revisione della sanzione come occasione per lanciare un importante messaggio, dopo un fatto che ha scandalizzato tutto il mondo sportivo.
La notizia è stata lanciata dal Corriere dello Sport. Dopo il ricorso respinto dalla Corte Sportiva d’Appello, quindi, Grazina si starebbe adoperando per far scendere comunque in campo Romelu Lukaku contro la Juventus nella semifinale di ritorno di Coppa Italia. Sì, tutto dipende da Gabriele Gravina, che secondo quanto riportato dal giornale sportivo, avrebbe in mente di compiere un gesto concreto per denunciare il razzismo diffuso negli stadi.
Anche secondo il Corriere della Sera, si va verso la grazia per il centravanti dell’Inter, che dunque ha alte probabilità di essere a disposizione di Inzaghi per la semifinale di ritorno di Coppa Italia.
Lukaku: grazia in arrivo da Grazina?
Perché si parla di grazia? Perché quella di Gravina sarebbe una concessione straordinaria. Non un favore, né un atto di generosità, ma un beneficio espresso per riequilibrare una situazione che, in base sia al buon senso comune e alla moralità implicita nei valori sportivi, appare per più versi scandalosa.
Da parte della FIGC l’ammenda dovrebbe insomma cancellare o almeno stemperare l’errore grossolano alla base di tutta la querelle: l’espulsione di Lukaku. Un errore a cui ne è seguito un altro ancora più ingiustificabile: il ricorso respinto dalla Corte d’Appello.
Ciò che è più triste in tutta questa situazione è che l’eventuale decisione di togliere la squalifica a Lukaku potrebbe suscitare più proteste della squalifica in sé, naturalmente a opera dei tifosi della squadra contro cui il belga è stato espulso. Tifosi che non hanno mai condannato con un comunicato o delle dichiarazioni ufficiali i cori razzisti contro l’attaccante dell’Inter e hanno invece continuato a difendere Cuadrado, a loro giudizio provocato da Lukaku e Handanovic ed espulso ingiustamente per tre gare in coppa.
Dal nostro punto di vista, la grazia a Lukaku risolverebbe poco: si limiterebbe a quietare le voci estere che stanno accusando il calcio italiano di non impegnarsi contro l’intolleranza. Evidentemente il sistema calcio ha bisogno di uscire dalle regole per mitigare una brutta figura a livello mondiale. Lukaku non va graziato: la sua squalifica doveva essere cancellata dalla Corte d’Appello sportiva.
Qual è il senso di questa confusa situazione? Che la classe arbitrale in Italia ha dimostrato di nuovo la sua inadeguatezza e che la FIGC non ha saputo intervenire per tempo. L’arbitro Massa, a referto, non ha parlato di cori razzisti malgrado quello che hanno sentito tre ispettori presenti allo stadio. E la Corte d’Appello non ha potuto accogliere il ricorso dell’Inter contro la squalifica proprio perché non c’è mai stata da parte dell’arbitro un’ammissione di errore dell’arbitro. Ed è questo che non va.