Il futuro del tecnico piacentino resta ancora del tutto da decifrare. Nel frattempo, come già fatto a inizio stagione col Barcellona, Inzaghi ha zittito i più scettici e si è regalato un’altra finale. Cosa filtra sul suo futuro
Così come già accaduto ad inizio stagione, dove il tecnico era già stato dato ad un passo dall’esonero, poi, allontanato temporaneamente del tutto grazie al prestigioso successo ottenuto in quel girone di Champions reputato inizialmente proibitivo, Simone Inzaghi è stato ancora una volta in grado di dire, sostanzialmente, a tutti: ‘Calma, io al momento resto qui e mi regalo un’altra finale da sogno in Coppa Italia’.
E’ questo, non a caso, ciò che ha fatto il tecnico piacentino nella serata di ieri smorzando, ancora una volta, le voci sul suo potenziale ed immediato esonero: tutto questo grazie all’1-0 rimediato nella semifinale di ritorno giocatasi meno di ventiquattr’ore fa al ‘Meazza’ contro la Juventus. Così come già accaduto nello scorso anno, infatti, dove Inzaghi era stato in grado di regalare a tutti gli interisti una Coppa Italia ed una Supercoppa – entrambe rimediate contro la squadra di Massimiliano Allegri – il tecnico che quest’oggi siede sulla panchina dell’Inter è riuscito, anche in questa stagione, nell’intento di mettere un’altra volta al tappeto i bianconeri, oltre che ad alzare un’altra Supercoppa al cielo nella notte di Riyad dello scorso gennaio contro il Milan.
Grazie alla vittoria fatta registrare, nuovamente, contro la ‘Vecchia Signora’, i nerazzurri faranno ora meta, nel prossimo maggio, in quel dell’Olimpico contro la vincente tra Fiorentina e Cremonese, altra semifinale di ritorno che si giocherà questa sera alle 21 e che solamente a distanza di qualche ora determinerà la futura avversaria della ‘Beneamata’. Per il resto, se c’è qualcos’altro che ha messo a fortissimo rischio la panchina di Inzaghi in questi ultimi mesi, a tal punto che si arrivasse a pensare ad un esonero immediato del tecnico, è stato sicuramente l’inspiegabile momento di forma vissuto dai nerazzurri in campionato a cavallo tra marzo e aprile.
Sono state, infatti, le 5 battute d’arresto maturate consecutivamente in Serie A contro: Spezia, Juventus, Fiorentina, Salernitana e Monza – che hanno fatto, inoltre, sì che si arrivasse a totalizzare 11 ko in campionato – a far finire il tecnico ex Lazio appeso, letteralmente, ad un filo (come giusto che sia d’altronde). Resta, non a caso, del tutto inspiegabile il periodo di black-out totale vissuto in campionato dai nerazzurri.
Per quale motivo? Se non altro per il fatto che, nel mentre Lautaro e compagni hanno lasciato punti per strada lì nella massima competizione italiana, gli stessi nerazzurri sono riusciti nel mentre ad imporsi su Porto e Benfica in Champions League fino ad accedere, successivamente, all’ultima fase d’andata e ritorno: dove, di conseguenza, affronteranno ora il Milan nel doppio euroderby che si terrà nella prima metà di maggio. Che cosa filtra ora, dunque, a proposito del futuro di Inzaghi? (sin qui vero e proprio re di coppe). Ve lo sveliamo subito.
Esonero Inzaghi si o no: ecco che cosa serve al tecnico per regalarsi la permanenza sulla panchina dell’Inter
Per far sì che la sua esperienza milanese duri il più a lungo possibile, il diretto interessato – niente meno che Simone Inzaghi – deve rispettare gli obiettivi prefissatisi ad inizio stagione assieme al resto della società. Tradotto: l’Inter deve, come minimo, rientrare tra le prime quattro della classe sino al termine di quest’annata.
E’ questo, infatti, ciò che la ‘Beneamata’ deve fare in vista dei prossimi mesi: pensare, tra le tante cose, principalmente alla qualificazione della prossima edizione di Champions. In caso di mancato e tale traguardo, l’avventura di Simone Inzaghi sulla panchina dell’Inter sarebbe, a quel punto, da considerarsi letteralmente conclusa, ma non è affatto finita qui però. Anzi, siamo solamente all’inizio.
Il fatto di non rientrare, eventualmente, tra le prime quattro forze del torneo sarebbe non soltanto un eclatante insuccesso a livello d’immagine per i nerazzurri, bensì anche un clamoroso tonfo a livello economico. L’Inter non può, non a caso, affatto permettersi un simile scenario. A rimetterci sarebbero, per l’appunto, le casse economiche del club (sinora già in grandissime ed evidenti difficoltà).
Come se tutto questo non fosse già abbastanza poi, oltre a dover attuare un taglio netto sugli stipendi, sarebbe proprio a quel punto che la ‘Beneamata’ dovrebbe, inoltre, arrivare a cedere un proprio big…Ed i nomi riguardano quelli di Lautaro, Bastoni e Barella: cosa che nessuno dalle parti di Appiano vuole, solamente, azzardarsi a pensare. Lo sguardo di calciatori e staff tecnico resta, ora, dunque proiettato in vista di questo rush finale di stagione. Nel frattempo, ad essersi espresso a riguardo, è stata una persona in particolare che conosce, certamente, il tecnico piacentino un po’ più da vicino.
Repice a Tv Play: “Critiche incomprensibili quelle per Inzaghi. Mi viene solo da ridere”
Il noto commentatore radiofonico di ‘Radio Rai’, Francesco Repice, è intervenuto in diretta ai microfoni di ‘Calciomercato.it‘, trasmissione condotta in onda sul canale Twitch di Tv Play, dove ha parlato a proposito delle critiche giunte in quest’ultimo periodo nei confronti del tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi. Questo il suo pensiero.
“Ma come si può ad un allenatore ‘Hai fatto male’ dopo che ti ha portato in semifinale di Champions League e per giunta in finale di Coppa Italia? Tutto questo è inammissibile. La stagione va giudicata nella sua integralità. Serve tempo e coraggio e vi sono sincero: mi viene solo da ridere se penso a tutta questa serie di critiche”.
🚨#Guida arbitrerà #InterLazio #SerieA
📺Chiffi e Ayroldi al VAR pic.twitter.com/BQkGnvALGt— Interlive (@interliveit) April 27, 2023