In Inghilterra danno per quasi certo un assalto del Chelsea su Onana: venduto il portiere, l’Inter ricaverebbe una cifra tale da poter investire subito su due nuovi acquisti
Con l’addio del camerunese l’Inter incasserebbe come minimo sui 40 milioni. Ed è questa la cifra che l’Inter sta chiedendo, rifiutando contropartite e bonus, alla pretendente che si è fatta avanti. Quindi se il Chelsea dovesse staccare un assegno con la somma richiesta, Onana sarebbe venduto già fra due mesi.
Anzi, secondo alcune fonti, la speranza nerazzurra potrebbe essere quella che parta un’asta, con lo United e il Barcellona a far salire il prezzo proposto dai Blues, in modo da superare il tetto dei 50 milioni.
Quei soldi servirebbero all’Inter per piazzare almeno due colpi sul mercato e intervenire così in due reparti in difficoltà. Il primo colpo, ovviamente, riguarderebbe un portiere. E il nome caldo in questo momento è quello di Vicario.
L’agente del portiere dell’Empoli ha detto che per ora non ha ricevuto alcuna offerta ma solo dei sondaggi, che però coinvolgerebbero tutte le principali squadre di Serie A: Juve, Napoli, Roma… E poi squadre estere. Il prezzo fissato dall’Empoli si aggira intorno ai 20 milioni. Cioè la metà circa della somma a cui potrebbe essere venduto Onana.
Asta e super-plusvalenza: venduto Onana, l’Inter andrebbe subito su Vicario e Retegui
Ma come abbiamo detto, l’Inter potrebbe guadagnare anche più del previsto dalla cessione del suo portiere. Varie decine di milioni, tutte di plusvalenza pura, dato che André è arrivato a costo zero dall’Ajax. Ci sono vari però.
Innanzitutto l’Inter non è disposta a privarsi del portiere alla prima offerta: Onana è considerato un giocatore forte e importante per la squadra. C’è già un possibile erede (ovviamente Guglielmo Vicario), ma senza un’offerta all’altezza delle aspettative Onana resterà a Milano.
Insomma, si spera che il Chelsea tiri fuori più soldi per battere la concorrenza del Manchester United, e per difendersi da un possibile assalto del Barcellona (in caso di addio di Marc-André ter Stegen). Sotto i 40 milioni, in ogni caso, l’Inter non lascerebbe mai partire il camerunense.
Posto che 20 milioni di quei 40 o più milioni provenienti dalla vendita di Onana finirebbero su Vicario, l’Inter potrebbe subito a investire il resto su una pedina necessaria alla squadra. Servono un difensore centrale e un attaccante. Un centrale dal piede destro, per poter sostituire Skriniar, e un attaccante bravo a far goal e veloce, per mandar via Correa.
Demiral o Retegui: il piano interista
Come difensore piace Svalvini. Ma il ragazzo costa quanto Onana, quindi non potrebbe essere preso con la metà dell’importo della cessione del portiere. L’alternativa viene sempre dall’Atalanta e si chiama Demiral: costa una quindicina di milioni. Ma per l’Inter Demiral rimane un piano B, da prendere in considerazione solo nel caso in cui vadano a monte altre piste. Tutte queste trattative dovrebbero però essere concluse con la formula del prestito con riscatto condizionato od opzionale, in modo da non incidere subito sul bilancio.
Un giocatore che non può essere preso a rate è l’argentino Mateo Retegui. Il Tigre lo vende per una ventina di milioni cash. Oppure per 12 più il cartellino di Colidio. Ed è questo il piano principale dell’Inter. Prendere l’oriundo che ha esordito un mese fa con la Nazionale Italiana, investendo una dozzina di milioni liquidi al massimo.
L’Inter si sente in vantaggio sull’oriundo. Non ha ancora concluso l’affare perché ha bisogno di capire come concluderà la stagione per stimare con precisione il budget a disposizione. In più, col passare delle settimane, Colidio sta aumentando il suo valore con le sue buone prestazioni in Argentina, rendono più facile la trattativa per l’Inter. Prima di affondare, è necessario sapere per i nerazzurri che si potrà contare sui fondi messi a disposizione dalla conquista della prossima Champions League.