Archiviata col giusto rammarico la sconfitta al Maradona, per Inzaghi è tempo di finali. La società, intanto, sembra già proiettata al futuro: l’ad Marotta ha sciolto in modo netto il nodo sulla conferma dell’allenatore
Nel corso della stagione, più volte la stampa ha lasciato intendere che Beppe Marotta fosse insoddisfatto di Inzaghi e che fosse dunque alla ricerca di un sostituto. Fra amministratore delegato e allenatore c’è stato più di qualche problema. Incomprensioni, frizioni di natura caratteriali e remore.
Qualcosa però è cambiato anche nell’atteggiamento di Maratta. Ora l’ad è molto più tenero nei confronti del tecnico. E così il futuro di Inzaghi all’Inter sembra meno fosco che mai. Dopo l’accesso alla finale di Champions League, con la finale di Coppa Italia da giocare e una qualificazione in Champions in campionato non così difficile da ottenere, per il tecnico piacentino è complicato parlare ancora di stagione fallimentare.
Dodici sconfitte in Serie A sono troppe, e lo sa bene anche lo stesso Inzaghi, ma l’Inter ha risolto i suoi problemi di carattere e di gioco: sembra comunque diversa, più consapevole. Anche se ha perso, ieri contro il Napoli, con tante seconde linee in campo e col pensiero proiettato alla finale di Coppa Italia, i nerazzurri non hanno sfigurato. I giocatori hanno sofferto il giusto e si sono impegnati al massimo, pur rimanendo in 10 per più di cinquanta minuti.
Anche per questo anche Marotta non ha potuto far altro che elogiare l’operato della squadra e del tecnico. In un’intervista al programma Radio Anch’io Sport su Radio Uno, Marotta ha finalmente aperto a una conferma di Inzaghi e ha espresso in modo netto la sua fiducia: “La valutazione su Simone Inzaghi è estremamente positiva, con la conquista della finale di Champions League“, ha detto l’amministratore delegato nerazzurro.
“Sì, è vero che c’è stato un momento in cui le cose non andavano bene, ma ha avuto la bravura di raddrizzare e condurre la stagione nel verso giusto. C’è piena fiducia in lui da parte del club”, ha continuato.
Marotta netto: si espone sulla possibile conferma di Inzaghi
Ecco dunque le dichiarazioni di Marotta che sanno di esplicita conferma per Simone Inzaghi. E non poteva essere altrimenti, dopo che lo stesso Steven Zhang si era sbilanciato sul futuro del tecnico, dicendosi sicuro della sua permanenza sulla panchina dell’Inter per la prossima stagione.
Il senso delle parole di Marotta va però un po’ al di là di ciò che ha espresso Zhang dopo la semifinale vinta contro il Milan. “Non si può valutare una stagione solo da una partita a Istanbul“, ha spiegato infatti l’ad.
“Arrivare alla finale di Champions è motivo di grande prestigio e valore“, ha aggiunto, “e Inzaghi merita ampiamente questa partita. La valutazione è estremamente positiva. C’è stato un momento in cui le cose non andavano bene e quindi il dibattito è diventato più diretto, ma in maniera sempre propositiva. Inzaghi ha dimostrato di essere all’altezza del ruolo. Il suo lavoro è positivo e da tutti riconosciuto all’interno del club“.
Al microfono di ‘Rai Italia’, Marotta è stato decisamente più esplicito sulla conferma di Inzaghi: “Nemmeno per un secondo abbiamo pensato di sostituirlo. È riuscito a rafforzare la sua posizione anche grazie alle prestazioni della squadra che sono frutto della sua guida tecnica. La sua conferma è sicura al 100%. È e sarà il nostro allenatore anche il prossimo anno“.
20 giorni di fuoco: Fiorentina, Atalanta, Torino e poi Manchester City
Marotta e Inzaghi sembrano carichi per affrontare il tour de force dei prossimi venti giorni. Il ko contro il Napoli ha dato fastidio, e ha creato problemi in ottica raggiungimento del quarto posto, ma sembra che sia il dirigente che l’allenatore facciano molto affidamento sulla penalizzazione della Juventus.
La testa, inevitabilmente, è già alle due finali. Inzaghi, in generale, sembra più sereno che mai. “Del futuro se n’è parlato poco“, ha detto l’allenatore in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Napoli. “Fa piacere la fiducia della società, ma abbiamo partite importantissime tra cui due finali e dobbiamo concentrarci. Abbiamo altre due finali dopo le tre degli ultimi mesi. Le finali sono utili a crescere”.
Mercoledì c’è la Fiorentina, e poi il 10 giugno ci sarà il Manchester City di Pep Guardiola. Inzaghi, apparentemente tranquillo, ha parlato così dell’avversario di Champions: “Abbiamo una finale tra tre giorni, ma il City lo conosciamo bene. È tra le due-tre squadre più forti d’Europa. Non partiamo battuti, ma abbiamo prima la finale di Coppa Italia e due gare di campionato”.