Cessione Inter, nuovo annuncio ufficiale di Zilliacus

Imperterrito, il miliardario finlandese continua a nominare, direttamente o indirettamente, l’Inter sui social: Zilliacus potrebbe essere pronto all’offerta ufficiale 

L’Inter deve giocarsi una finale di Champions League, ma intanto, tutt’intorno, continuano a montare voci su voci a proposito di un possibile passaggio di proprietà della società nerazzurra. Si parla soprattutto di Thomas Zilliacus, e per colpa di suggestioni rilanciate dallo stesso imprenditore finlandese.

Zilliacus cambia ancora versione
L’ultimo tweet di Zilliacus (Foto: Twitter) – interlive.it

Dopo essersi esposto, e aver più volte ripetuto di non voler distrarre l’Inter in un momento così importante e delicato, Zilliacus ha un nuovo annuncio ufficiale da condividere con il mondo.

Qualche ora fa, sempre sul suo account Twitter, il finlandese ha pubblicato l’ennesimo messaggio che pare voler smorzare le voci su un suo possibile coinvolgimento per l’acquisto dell’Inter. “Ultimamente il mio nome è stato associato all’Inter. È un grande club con una storia fantastica. Il proprietario ha tuttavia dichiarato che il club non è in vendita. Rispettiamolo tutti e sosteniamo l’Inter nella finale di domani. Prevedo una vittoria di misura per i nerazzurri“, si legge nel tweet.

Il tweet precedente è invece dedicato il Manchester United, il club che Zilliacus avrebbe voluto acquistare prima di interessarsi all’Inter: “XXI Century Football Capital ritiene che il prezzo del Manchester United abbia raggiunto livelli in cui gli investimenti non hanno più senso. Abbiamo quindi rivolto la nostra attenzione ad altri club“.

Zilliacus che butta la pietra e nasconde la manina: il nuovo annuncio ufficiale nega il precedente

Il finlandese è stato presente ai due euroderby di semifinale di Champions e sarà anche a Istanbul. E in questi giorni ha fatto di tutto per parlare di Inter, e lanciare vari indizi sul suo interesse per l’Inter. Qualche giorno fa, rispondendo a un tifoso che già lo chiamava “presidente” su Twitter, ha chiarito di essere presidente solo della sua azienda. Aggiungendo però un “per ora“.

L'ultimo messaggio di Zilliacus
Thomas Zilliacus (YouTube) – interlive.it

Due giorni fa, invece, in italiano, scriveva: “Amici, non facciamo congetture. Steven Zhang ha facendo un ottimo lavoro. Dai a lui e la squadra la pace su cui concentrarsi e vincere la finale di Champions League“.

E ora che cosa è successo? Il suo ultimo tweet va interpreto come un passo indietro? Zilliacus si è ritirato, con un messaggio spontaneo e ufficiale, dalla trattativa? Per il momento, la situazione è in stallo per ogni tipo di affare. Zhang si sta concentrando sulla Champions. Una vittoria potrebbe cambiare molto, a livello di contrattazione.

Ieri il New York Times ha dedicato ampio spazio all’Inter, descrivendo una situazione tutt’altro che tranquilla per la famiglia Zhang. Secondo il noto giornale statunitense, la società sarebbe da tempo con l’acqua alla gola e Zhang si sentirebbe costretto a vendere. Eppure Suning ha aperto colloqui per estendere il prestito con Oaktree: un dato in contraddizione con l’obiettivo di vendere definitivamente l’Inter.

La linea di Zhang e le previsioni del New York Times

Sono già arrivate varie smentite nelle passate settimane: Zhang continua a dire di voler rimanere al timone della società. Quindi tre sono le possibilità. La prima, e anche la più complicata: che entro il prossimo anno, arriveranno dalla Cina nuovi capitali, con il beneplacito del Governo cinese.

Zhang vuole rifinanziare il debito
Steven Zhang (LaPresse) – interlive.it

La seconda: Zhang riuscirà a trovare nuovi soci, pronti a immettere fondi per salvarlo dai debiti oppure troverà il modo di rifinanziare il prestito. Terza: cessione prima della scadenza delle rate del prestito di Oaktree, fissata a giugno prossimo.

Secondo il New York Times diversi imprenditori avrebbero già espresso interesse per l’acquisto del club. Alcuni, soprattutto americani, avrebbero perfino effettuato un tour delle strutture dell’Inter e visionato i conti.

A bloccare tutti, però, sarebbe il prezzo troppo alto fissato da Suning. I circa 1,2 miliardi di dollari chiesti dal presidente cinese appaiono a tutti come una valutazione fuori mercato.

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