Senza il portiere camerunese l’Inter pretende un profilo valido anche in chiave Champions, non decadono le quotazioni per l’erede georgiano che ha brillato in Spagna
I riflettori sono rivolti su di lui. L’uomo che era rimasto fermo una stagione per uno scandalo dal quale è stato poi scagionato, allontanandosi dalla squadra con cui ha iniziato a macinare i primi successi importanti.
Poi il prelievo a parametro zero da parte dell’Inter con la promessa di tornare a far parlare di sé positivamente nel panorama calcistico internazionale e così è stato. Un colpo da maestro per Giuseppe Marotta, sempre dotato di grande fiuto per gli affari in sconto; una grande occasione per lui di ristabilire il proprio prestigio.
André Onana è adesso simbolo tra i pali in difesa della porta dell’Inter e lo sarà anche in futuro. Almeno queste sono le intenzioni di partenza della dirigenza, della sua entourage e del tecnico Simone Inzaghi che gli ha trasmesso da subito enorme fiducia anche quando c’era da spartire un posto in prima fila con Samir Handanovic.
Eppure le voci di mercato corrono veloci. Da una parte perché sono numerose ormai le pretendenti al suo cartellino, dall’altra perché la stessa Inter potrebbe cedere alla tentazione di monetizzare in completa plusvalenza la sua cessione. Il Chelsea insiste. E se lo scoglio dei 40 milioni di euro dovesse essere troppo scarno, allora si può tentare l’affondo per 60 milioni. Mai tanti quanti quelli promessi al Milan per Mike Maignan, profilo da 80 milioni, poi rifiutati.
Con l’incerteza che incombe, Marotta vuol comunque salvaguardare l’organico nerazzurro disponendo forze ed energie alla ricerca dell’eventuale sostituto. Certo ci sarà da mettere in conto una spesa, perché profili simili a parametri zero sono pressoché impossibili da trovare come fossero aghi in un pagliaio. E se anche fosse, la concorrenza sarebbe spietata.
Senza Onana spazio all’erede: doppio talento all’orizzonte, una sola preferenza
Tra i tanti, piace ancora il profilo del giovane portiere georgiano Giorgi Mamardashvili. Quest’ultimo era stato prelevato dal Valencia circa un anno e mezzo fa dalla squadra principale della capitale Tbilisi, per la modica cifra di 3 milioni di euro. Una vera scommessa, come quella lanciata dal Napoli su Kvicha Kvarastkhelia. Figli di sangue diverso, appartenenti alla stessa terra di supertalenti.
Anche Mamardashvili, come il suo compagno di Nazionale, è letteralmente esploso nel campionato de La Liga nonostante i risultati altalenanti della formazione valenciana. Parate di spessore, grande reattività e posizionamento unici nel suo genere. Bravo coi piedi come un vero portiere moderno, è la copia più vicina ad Onana che Marotta possa aspettarsi. Ma adesso il suo cartellino vale almeno 30 milioni. Non poco.
La preferenza dell’Inter resta comunque improntata sul giovane portiere azzurro Guglielmo Vicario, altro protagonista con la maglia dell’Empoli in Serie A. Su di lui c’è concorrenza delle altre grandi italiane, ma il prezzo del cartellino più contenuto sarebbe sinonimo di un investimento migliore anche per le casse nerazzurre. Senza contare che i rapporti di vicinanza con il club toscano sono nettamente migliori, più spigliati e diretti, rispetto a quelli con il Valencia. Un motivo in più per accantonare l’alternativa.