Da tempo obiettivo rossonero, non ci sarà nulla da fare per il club nerazzurro sul giovane attaccante in uscita dalla Lazio: idea di un contratto da cinque anni
Il rientro di Romelu Lukaku al Chelsea con qualche dubbio di troppo sulla delicatissima questione riconferma prestito o acquisto a titolo definitivo ha spalancato le porte per l’arrivo del centravanti francese Marcus Thuram in uscita dal Borussia Monchengladbach a costo zero. Affare di rilievo per l’intero movimento nerazzurro, in anticipo sulle tante concorrenti italiane ed estere che avevano messo gli occhi su di lui. Milan compresa.
I rossoneri, d’altro canto, sono anch’essi alle prese con una serie di operazioni in uscita in attacco che dovrebbero seguire l’uscita di scena in pompa magna del centravanti Zlatan Ibrahimovic. Considerando dunque fuori gioco sia Divock Origi che Ante Rebic, l’unica conferma in attacco verrebbe data dal buon Olivier Giroud. In quanto calciatore d’esperienza però il francese non potrebbe trascinare da solo l’intero reparto. Al Milan servono rinforzi, soprattutto giovani e di prospettiva. In vero stile Leao.
Calciomercato, Romero scivola via dall’Inter: affare col Milan
Uno dei tanti nomi sondati dalla vecchia gestione Maldini–Massara è quello di Luka Romero. Classe 2004, l’argentino è ancora sotto contratto con la Lazio ma sarebbe destinato a lasciare il gruppo di Maurizio Sarri con il Milan ancora in primo piano pronta per l’assalto conclusivo. I prossimi potrebbero essere giorni cruciali sulla chiusura dell’affare, tanto che sarebbe stato fissato proprio nella giornata odierna un incontro ponderato con il suo agente Fali Ramadani.
A Romero verrà proposto un contratto dalla durata quinquennale a cifre che sarebbero destinate a salire in base alle sue prestazioni. Per Pioli, dunque, si tratterebbe di un colpo complessivamente molto positivo. Nulla da fare per i cugini nerazzurri dell’Inter che tempo addietro lo avevano sondato come alternativa alle tante altre opzioni in lista, decisamente più avvantaggiate di lui nella speciale classifica delle preferenze di Giuseppe Marotta e Piero Ausilio per una questione di commissioni meno esose di quelle richieste.