Scoppia il caso arbitrale dopo gli episodi dubbi nel corso del match tra Juventus e Bologna, l’opinione del senatore sfocia in una critica pungente nei confronti del direttore di gara Di Bello
Una partita come un’altra, quella tra Juventus e Bologna, alla seconda giornata della nuova stagione di Serie A. Gli ospiti hanno imposto il proprio gioco e qualche guizzo interessante per buona parte dei novanta minuti di gioco, trovando persino un’importantissima rete del vantaggio perdurato fino al momento del pareggio di Vlahovic all’ottantesimo.
Se non fosse che qualche episodio nel corso del match ha destato l’attenzione di tutti gli appassionati di calcio italiano. Gli ennesimi di una lunga fila di altri episodi susseguitisi anche nel corso della passata stagione e che hanno visto protagoniste diverse realtà del nostro campionato, andando incontro a qualche ‘ingiustizia’ sportiva di modesta entità. Uno, in particolare, non lascia scampo a perplessità e dubbi.
Al minuto 71′ l’esterno offensivo rossoblu Ndoye ha raggiunto un pallone sanguinoso all’interno dell’area di rigore, trovando innanzi a sé soltanto il portiere bianconero Perin. Attimi di suspense in attesa della conclusione dello 0-2, quando Iling-Junior è subentrato alle spalle dell’attaccante arpionandolo. Per l’arbitro Di Bello, però, non sono scattati i presupposti per concedere il calcio di rigore e si è sollevata subito la bufera sulla panchina del Bologna.
Casini contro l’operato dell’arbitro in Juventus-Bologna: “Pericolo per lo sport”
L’accaduto ha rapidamente raggiunto il commento degli addetti ai lavori e dei tifosi, così come anche di chi dal mondo della politica non ha frenato tutta la propria ira per l’ingiustizia subita dal Bologna.
“Non si può non vedere un episodio simile al VAR“, ha raccontato il senatore Pier Ferdinando Casini nel corso di un’intervista esclusiva per il portale ‘Notizie.com’. “Il Bologna è stato defraudato della vittoria, sono molto deluso e amareggiato. L’arbitro Di Bello andrebbe cacciato all’istante e radiato“, ha poi aggiunto a completamento di un quadro piuttosto chiaro.
Casini ha poi ribadito di non essere affatto anti-juventino, rispettando da sempre il club avversario. Quel che ha fatto male, evidentemente, è stata proprio la gestione dell’episodio e l’andamento penalizzante ai danni dei felsinei. “È un pericolo per lo sport“, ha ribadito il senatore con forza la propria posizione nei confronti del comparto arbitrale. “Indecente assistere ad episodi simili. La responsabilità deve ricadere soltanto sull’arbitro che, in quanto pericolo pubblico, va fermato“.