Lautaro Martinez non ha requie: tornerà a Milano dopo gli impegni con la Nazionale solo 48 prima della sfida con il Torino e tutti sono in ansia sul suo stato di forma
La forma fisica di Lautaro Martinez è un valore da preservare con massima attenzione per l’Inter. Purtroppo non si potrà avere il controllo sulla situazione ora che l’argentino è volato nel suo Paese d’origine per giocare con la Nazionale allenata da Scaloni. Finora il Toro ha trascinato l’Inter, imponendosi come assoluto protagonista e leader in queste prime 12 gare: senza di lui per Inzaghi si metterebbe molto male.
Alle sue spalle, non ci sono garanzie. Arnautovic è ancora rotto e Alexis Sanchez non sembra aver offerto finora alcuna prestazione funzionale. Ecco perché, senza Lautaro, Inzaghi andrebbe in crisi. L’Inter è Lautaro-dipendente (come ha dimostrato la partita contro la Salernitana), e in questa fase delicata della stagione ha bisogno che il suo capitano sia al top.
Non stupisce nessuno che Lautaro sia il giocatore finora più utilizzato da Simone Inzaghi. Oltre ad avere più minuti nelle gambe, il Toro è anche quello che segna di più, in squadra e in tutto il campionato. In 12 presenze tra Serie A e Champions League, ha già segnato 11 volte, e ha riposato soltato 84′ in tutto. E adesso è probabile che il 10 nerazzurro continuerà a faticare anche con l’Argentina, giocando titolare al Monumental di Buenos Aires contro il Paraguay e poi a Lima col Perù.
Inzaghi riaccoglierà Lautaro solo 48 ore prima della sfida di A contro il Torino. E non ci sarà dunque tempo per smaltire la fatica o riposare, né per riprendersi dal lungo volo intercontinentale: il Toro dovrà subito prepararsi a lottare contro l’altro Toro, quello di Juric.
48 ore e poi di nuovo in campo: continua in tour de force di Lautaro
Non è possibile gestione le forze, anche perché non c’è nessuno con cui sostituirlo. Con la partenza in Nazionale, il rischio paventato dagli interisti e da Inzaghi è che l’attaccante possa affrontare un sovraccarico fisico, nervoso e mentale. Pare che Scaloni lo voglia utilizzare in tutte e due le sfide in programma. Questo perché il ct argentino avrebbe deciso di non alternarlo con Julian Alvarez, ma provare a far giocare i due talenti in coppia.
Fosse davvero così, Lautaro dovrebbe giocare almeno 70′ minuti a partite per poi tornare ad Appiano solo giovedì 19 ottobre, a 48 ore dalla delicata trasferta contro il Torino, che è anche la prima sfida di un ciclo molto impegnativo. Simone Inzaghi dovrà quindi trovare un modo funzionale per gestire al meglio il suo campione.
Finora, come anticipato, Lautaro ha riposato solo 84’, correndo in campo per 816′ complessivi. Un po’ di riposo non gli farebbe male. Complice l’infortunio di Arnautovic, non è mai stato possibile fare a meno del Toro. L’unica volta che doveva starsene tranquillo in panchina, contro la Salernitana, Inzaghi lo ha dovuto buttare per forza dentro per sbloccare lo 0-0. E il Toro ha risposto da top-player, firmando un poker da record in soli 27′.
Senza riposo dopo la sosta: il programma di Inzaghi
Dicevamo: preoccupa il fatto che il Toro rientrerà ad Appiano Gentile soltanto a 48 ore dalla sfida di sabato 2 ottobre in trasferta contro il Torino. Dopodiché bisognerà prepararsi ad affrontare in serie Salisburgo in Champions, Roma e Atalanta in campionato e poi ancora Salisburgo in trasferta in Champions.
Quando e come Inzaghi potrebbe farlo riposare? Contro la Roma di Lukaku? Sembra improbabile che il leader dell’Inter possa saltare quella sfida così importante. E poi con chi sostituirlo? Con quest’Alexis Sanchez che, come Lautaro, tornerà soltanto all’ultimo dalle trasferte con il suo Cile.
Un inizio di stagione del genere, forse, non se lo aspettava nemmeno Lautaro, ma ormai non si può più fermare. Il Toro è il grande protagonista di queste prime uscite dell’Inter. Le 11 reti segnate finora mostrano un calciatore completamente trasformato rispetto alle 3 segnate l’anno scorso nello stesso periodo.