Crescono timore ed apprensione per la vicenda che ha coinvolto Nicolò Fagioli e si starebbe allargando sempre più all’interno del bacino di Serie A. Non ci sarebbero giocatori dell’Inter coinvolti
Dopo il grave scandalo che aveva coinvolto la Juventus lo scorso anno per la famosa questione plusvalenze, costata al club bianconero dapprima una profonda penalizzazione in classifica e poi l’esclusione dalle competizioni europee, il campionato di Serie A viene nuovamente scosso da vicende lontane dall’etica e dalla morale del gioco del calcio.
Nelle scorse ore il centrocampista bianconero Nicolò Fagioli, uno delle promesse non soltanto della ‘Vecchia Signora’ ma dell’intero movimento calcistico italiano presente e futuro, si è autoconsegnato alle autorità per aver promosso azioni di scommesse illecite promosse su diverse partite anche del nostro campionato.
A seguire, le autorità di Polizia hanno interrogato altri due calciatori presenti al ritiro della Nazionale di Spalletti in vista dei prossimi impegni per le Qualificazioni Europee del 2024: Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali. Questi ultimi, allontanati dal ritiro, attendono adesso il giudizio al fine di comprendere se scontare soltanto una contravvenzione oppure una vera e propria squalifica dal calcio giocato essendo loro sotto contratto con club esteri e dunque lontani dall’egida della regolamentazione interna italiana.
Scandalo scommesse in Serie A, tra gli indagati non figurano giocatori dell’Inter
Stando alla ‘Repubblica’, i tre calciatori non sarebbero gli unici ad essere coinvolti nello scandalo. Ci sarebbero almeno una decina di calciatori su cui l’organo di Polizia sta effettuando controlli e verifiche, andando ad aumentare a dismisura il bacino dei potenziali indagati.
Oltretutto, sarebbero state individuate anche tre piattaforme su cui abitualmente molti calciatori avrebbero lanciato le proprie scommesse. Una vicenda da brividi che porterebbe alla decimazione degli organici nel nostro campionato, qualora venissero confermate anche le eventuali sanzioni di squalifica per un minimo di tre anni.
Al momento, però, non sarebbero presenti nomi di calciatori dell’Inter nell’elenco degli indagati. Il club nerazzurro conserva la propria posizione di estraneità ai fatti. Seguiranno comunque aggiornamenti su un episodio che potrebbe macchiare ad effetto domino le carriere di molti altri professionisti del settore.