Poche storie: quel gomito largo è sanzionabile come rigore, da sempre, dovunque. Ma qualcosa comunque non torna
L’arbitro Chiffi non aveva visto l’intervento con il braccio di Yann Bisseck alla fine di Inter-Lazio. Il braccio del tedesco non era aderente al corpo: anche se il giocatore stava saltando e teneva gli arti superiori dietro la schiena, girandosi ha aperto leggermente la propria posizione e ha mosso il gomito verso la palla. Ciò ha spinto poi la sala VAR a richiamare l’arbitro.
Tutto nasce quindi da un’ingenuità del centrale nerazzurro. Bisseck si è posto in una posizione corretta al momento del tiro di Castellanos, ma ha combinato il guaio proprio quando il pallone stava per arrivargli addosso: si è girato leggermente e ha allargato il braccio destro aumentando così il volume occupato dal corpo e toccando il pallone.
Sì, è rigore. Ma per l’AIA non era rigore il tocco di Baschirotto in Lecce-Inter: anche in quella situazione, il difensore teneva le braccia dietro la schiena e, allargandole, aveva praticamente deviato la direzione del pallone togliendolo dalla disponibilità di Lautaro. In quel caso fu spiegato quando si salta tenendo le braccia dietro la schiena le braccia si aprono naturalmente…
Bisogna poi chiamare ancora in causa il Lecce, stavolta come squadra penalizzata. A inizio maggio, Spinazzola del Napoli toccò il pallone con il braccio largo dopo la traversa colpita dai salentini: niente rigore.
Bisseck, il rigore c’era, ma resta qualche dubbio sulla VAR
Tornando alla partita Inter-Lazio, Bisseck è stato protagonista anche di un altro episodio controverso. Nel primo tempo c’è stata una spinta a due mani di Rovella sul centrale nerazzurro in area di rigore. In questo caso, l’intensità è valutata da Chiffi in campo. E l’episodio non è materia su cui il VAR può intervenire.
Si nota però un’interpretazione differente rispetto alle indicazioni date dall’AIA. Da inizio stagione, Rocchi ha detto che un simile intervento deve essere punito. Infatti quando Arnautovic segnò contro il Genoa, l’AIA disse che la rete andava annullata, dato che c’era stata una spinta di Bisseck su Strootman.
Errori così gravi come quelli di ieri sera mettono in discussione il designatore arbitrale e tutta la classe arbitrale italiana: oltre che a ##SSiro, dove anche la spinta di #Rovella con entrambe le mani su #Bissek era da sanzionare, errori gravi il fallo fischiato a #Simeone in… pic.twitter.com/ujqXIUt2iO
— Maurizio Pistocchi (@pisto_gol) May 19, 2025
Anche i tifosi dell’#Inter credo vogliano avere qualche chiarimento da #Rocchi : in #LecceInter, #Baschirotto affronta #Lautaro con le braccia dietro la schiena, poi il braccio dx si allarga e intercetta il pallone. L’arbitro #Marinelli e il VAR #DiBello hanno fatto proseguire.… pic.twitter.com/G7Lif55ezD
— Maurizio Pistocchi (@pisto_gol) May 18, 2025
Questa sera in Open VAR sarà reso pubblico l’audio della sala video in occasione del rigore concesso per tocco di braccio di Yann Bisseck nel finale di Inter-Lazio. Perché hanno deciso di interrompere la partita nonostante l’arbitro avesse detto di proseguire? Perché, in altre partite, rigori del genere non sono stati concessi? Vale il contesto?
Condanna a Bisseck: ci è costato lo Scudetto?
I tifosi interisti hanno già crocefisso Bisseck per il rigore concesso al 90′. Hanno chiamato in causa l’altro rigore concesso a inizio campionato contro il Genoa. In pochi si ricordano che proprio Bisseck aveva portato la squadra in vantaggio. E che nel corso della partita si era procurato un rigore non fischiato.
In stagione, il tedesco ha giocato parecchio, dato che Pavard è stato spesso assente. E ha dato molto alla squadra. Come difensore è cresciuto in termini tattici e mentali. Poi si è reso protagonista di qualche lettura sbagliata e di qualche giornata giocata con più superficialità.
Ma ha oggettivamente dato prova di utilità. Il suo errore contro la Lazio è costato caro, ma non è il più grave della partita. Peggio il goal sbagliato da Arnautovic. Oppure la dormita di Bastoni sul primo goal di Pedro.