Il presidente nerazzurro è rimasto sorpreso della partenza di Inzaghi verso l’Al-Hilal, ma per ‘Substack’ le cose sarebbero andate diversamente
Il tonfo pazzesco della sconfitta nella finale di Champions League ha lasciato l’Inter a corto di titoli in stagione. Un motivo in più, oltre a quello – ben noto – del maxi ingaggio proposto dal club saudita dell’Al-Hilal, che avrebbe portato Simone Inzaghi a lasciare prematuramente il proprio incarico di responsabile tecnico della squadra nerazzurra.
Della decisione, soltanto in parte spiazzante ma per il resto piuttosto prevedibile, sarebbe rimasto sorpreso il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta. Il quale si era invece detto fiducioso di poter raggiungere un nuovo accordo con Inzaghi per il prolungamento del contratto in scadenza nel giugno 2026, a prescindere da quello che sarebbe stato il risultato contro il Paris Saint-Germain.
A detta del giornalista Stefano Olivari, però, ci sarebbero alcuni elementi che non tornano e il presidente Marotta non l’avrebbe contata giusta. Ecco spiegato il perché, secondo la sua analisi.
Nessuna preoccupazione per l’addio di Inzaghi, era tutto stabilito: “Marotta sorpreso dal ‘no’ di Fabregas”
“Com’è possibile che il presidente si sia fatto sorprendere dalla partenza di Inzaghi, al punto da mettere in panchina qualcuno che fino a quel momento non aveva neppure mai preso in considerazione?”, ha domandato in apertura del suo articolo ‘Chivu ripiego di Marotta’, pubblicato su ‘Substack’.
“Le cose non sono andate così”, ha immediatamente risposto, “visto che l’operazione fra Inzaghi e l’Al-Hilal è stata portata avanti da Federico Pastorello, uno dei procuratori più vicini al presidente nerazzurro. L’accordo c’era da almeno un mese”.
Presa nota delle volontà di Inzaghi di lasciare il club con effetto immediato, Marotta ha subito virato le proprie attenzioni verso Cesc Fabregas, candidato principale per la panchina nerazzurra.
Nonostante abbia apprezzato una simile manifestazione d’interesse, il tecnico spagnolo ha però dovuto rifiutare ogni tentativo di approccio dell’Inter per non venire meno alla parola data al Como, club del quale detiene anche una minoranza delle quote.
Ed è di questo rifiuto che Marotta, secondo Olivari, si sarebbe fatto sorprendere, “convinto come tutti che i contratti si possono stracciare in scioltezza”. Infine, la scelta dell’Inter è ricaduta su Cristian Chivu, un nome nuovo sul taccuino di Ausilio ma dai trascorsi già noti. Anche in virtù del fatto che Massimiliano Allegri, altra papabile alternativa, aveva nel frattempo dato il proprio consenso al Milan.