Le prime parole del rumeno da neo tecnico dell’Inter: “Ho fatto l’in bocca al lupo a Inzaghi. Perdere una finale di Champions fa male, ma il fallimento non esiste nel calcio”
Cristian Chivu è stato presentato alla stampa nel ritiro di Los Angeles, dove l’Inter si sta preparando in vista del debutto al Mondiale per Club. Le parole del neo tecnico nerazzurro sono state precedute da quelle del presidente Marotta.
“Ci siamo separati da un allenatore che ci ha dato molto come Simone Inzaghi. Ci siamo lasciati molto bene, ci ha fatto vivere degli anni importanti in cui è stato protagonista. Con una grande velocità abbiamo individuato in Chivu il profilo perfetto. È una scelta che è stata condivisa con la proprietà e non è un ripiego come è stato scritto. L’orgoglio è aver trovato un allenatore non made in Italy ma made in Inter.
Chivu propone un calcio che sposa le ambizioni del nostro club. Parteciperemo anche al campionato di Serie C con l’Under 23 e vogliamo proporre una squadra che sposi un modello nuovo, puntando sui nostri giovani. Andremo in cerca di profili giovani”, ha concluso Marotta.

ALLENATORE DELL’INTER – “L’orgoglio e la responsabilità ti fanno dare sempre qualcosa di importante. In prima squadra ho un grande senso di responsabilità come il primo giorno che Ausilio mi portò qui da giocatore. Sono ormai 13 anni che sono qui, con la piccola pausa dei tre mesi di Parma. “.
GLI AMICI DEL TRIPLETE – “Abbiamo la nostra chat storica che va avanti da molti anni. Siamo un bel gruppo e siamo amici per tutta la vita, perché i risultati ti portano a farlo. Mi ha fatto piacere ricevere tutti quei messaggi”.
MONDIALE PER CLUB – “Una squadra come l’Inter ha bisogno di questo tipo di atteggiamento e ambizioni, l’asticella è stata alzata e ora bisogna avere molta fiducia e autostima per mantenere la squadra dov’è in questo momento. Decisioni importanti in poco tempo? Conosco la squadra e la società da tanto tempo, conosco le qualità umane che ci sono nello spogliatoio. Quello che sto cercando di dire loro che la strada che hanno percorso è fantastica”.
UTILIZZO MKHITARYAN – “Contano le qualità umane, non l’età. Non è giusto parlare dell’età di Mkhitaryan, perchè quello che ha mostrato purein allenamento non si può discutere. Spero che trovi la stessa energia, per me conta solo questo”.
INZAGHI – “La chiamata dell’Inter è un orgoglio ed è stata una sorpresa, visto che la mia intenzione era continuare a Parma. Ooi mi è arrivata la chiamata dove mi hanno chiesto un incontro, la prima cosa è stata chiedere il permesso al Parma.
Se ho parlato con Inzaghi? Con Simone ho sempre avuto buoni rapporti quando allenavo le giovanili, l’ho sentito per fargli l’in bocca al lupo quando ho saputo che avrebbe lasciato l’Inter. Da quel momento non ci siamo più sentiti”.
MERCATO – “Se abbiamo già parlato di obiettivi per rinforzare la rosa? La stagione non si ancora conclusa, siamo qui per portare il nome dell’Inter in giro per il mondo e fare il nostro meglio per raggiungere un risultato importante. Pensiamo al presente”.
Chivu: “Trauma Monaco? Ecco cosa ho detto ai ragazzi”. Poi presenta il suo staff
“Il compito di una squadra e di un allenatore è dare sempre il massimo: si può vincere e si può perdere – ha evidenziato il neo tecnico interista nella conferenza di presentazione – A mio avviso non è stata una stagione fallimentare.
Solo pochi mesi fa si parlava di una squadra che aveva eliminato Bayern e Barcellona, che era in testa alla Serie A e considerata tra le più forti d’Europa. Tutto questo non deve essere dimenticato né cancellato. Il fallimento non esiste nel calcio: esiste solo quando si cercano scuse e alibi”.
“Perdere una finale di Champions fa male – ha sottolineato Chivu – ricordo che prima di giocare quella del 2010 ebbi il pensiero ‘E se la perdo?’. Ho detto ai ragazzi di non dimenticare il percorso. Una società e una squadra come l’Inter ha obbligo ad ambire a cose importanti“.
MOURINHO – “Se l’ho sentito? Sì, abbiamo parlato”.
MONTERREY – “È appena arrivato un nuovo allenatore. Sicuramente hanno giocatori di qualità che hanno vinto tanto e daranno anche loro il massimo. Ha un gioco verticale, che si basa molto sulla fase di possesso”.
COSA POSSO DARE – “Dal punto di vista umano tutto quello che ho: rispetto, riconoscenza, carattere e interismo. Questa maglia mi è rimasta dentro. Poi dal punto di vista professionale dovete decidere voi”.
STAFF – “Il mio vice sarà Kolarov, Mario Cecchi rimane come collaboratore tecnico, insieme ad Angelo Palombo. Rapetti e Franchini saranno i preparatori atletici, il preparatore dei portieri Spinelli al quale aggiunge Paolo Orlandoni. È uno staff competitivo, di persone esperte e di grande qualità. Sono certo che faremo belle cose assieme”.