Valentin Carboni era tornato già mesi fa, anche se solo virtualmente, dopo il brutto infortunio che ha interrotto subito la sua stagione all’OM. Anche lui è negli Stati Uniti con l’Inter, anche se non sembra in grande condizione: dopo un anno fermo, ha bisogno di un reintegro graduale. A fine campionato sono tornati anche Tomas Palacios dal Monza e i due fratelli Esposito (Sebastiano dall’Empoli e Francesco Pio dallo Spezia). Gli altri giocatori ceduti in prestito non sono stati aggregati alla rosa.
I due fratelli Stankovic, Aleksandar e Filip, per esempio, sono rimasti a casa. Aleksandar, ufficialmente perché infortunato, Filip perché dovrebbe essere riscattato dal Venezia. Ebenezer Akinsanmiro è ancora impegnato in Serie B con la Samp, dato che la squadra ligure è ancora alle prese con il playout più volte rinviato. Di Zinho Vanheusden si sono perse quasi le tracce: è in Belgio ma nessuno sa che fine farà e quali sono le intenzioni dell’Inter. Franco Carboni è alle Maldive, come testimonia l’ultima foto postata sui social. Eddie Salcedo, dopo la stagione in Grecia, è in pausa.
E poi c’è Tajon Buchanan, che ha passato gli ultimi mesi al Villarreal, in prestito con diritto di riscatto. Il club spagnolo non lo tratterà, dunque il canadese è destinato a tornare all’Inter. Il club non ha voluto che partecipasse al Mondiale per Club. Il motivo? L’esterno ha risposto a un’altra chiamata: quella della Nazionale canadese. Negli ultimi giorni è stato infatti impegnato con la Concacaf Gold Cup 2025. E sta facendo bene. Nella partita contro l’Honduras, vinta dai canadesi per 6-0, l’ex Club Brugge ha segnato una doppietta.
L’Inter snobba Buchanan, ma il canadese non si offende
Potrebbe sembrare che sia stato totalmente ignorato dal club nerazzurro. Questo si capisce dalle parole concesse dal laterale a OneSoccer: “Non ho giocato il Mondiale con l’Inter… A dire il vero, non ho mai parlato con loro“, ha spiegato il diretto interessato. “Immagino che siano d’accordo, perché ora sono qui. Auguro loro il meglio e so che faranno grandi cose”.
Il canadese ha anche lasciato intendere che preferisce giocare per il Canada. “Ci sono stati momenti bui, momenti difficili. Poche opportunità“, ha spiegato il laterale arrivato due anni fa all’Inter. “Poi il grave infortunio durante la Copa America la scorsa estate. Quando ci ripenso, non tutto è andato come volevo, ma questo è il calcio e nel corso della carriera ci saranno sempre alti e bassi“.
“Ho tenuto la testa sulle spalle e ho affrontato ogni giorno lavorando duramente. Aspettavo solo che mi si presentassero delle opportunità, solo che a volte non si presentavano. Quindi ho dovuto davvero chiedermi cosa volessi in quel momento. Volevo solo giocare e ovviamente sono andato in prestito. E penso che sia stato un prestito di grande successo, anche perché ho ritrovato la gioia per il calcio. E sì, questo mi ha aiutato a tornare a giocare come so“.
Buchanan ha aggiunto di essere felice dov’è adesso, ovvero con il Canada. “Ovviamente quando tornerò a giocare a livello di club, spingerò anche lì… Per me è stata una scelta ovvia partire con la Nazionale. E quando Jesse Marsch mi ha chiesto se avrei giocato al Mondiale per Club con l’Inter o la Gold Cup, per me è sempre stata una scelta ovvia andare alla Gold Cup e giocare con il Canada“.
Nella partita del 17 giugno contro l’Honduras Buchanan ha anche rischiato di spaccarsi la testa: durante un’azione ha battuto la testa violentante contro il palo ed è rimasto per qualche istante immobile. Poi si è ripreso.