Hakan Calhanoglu si è sfogato con un lungo messaggio sui social: cosa c’è dietro e due cose che nessuno all’Inter dice
La sconfitta dell’Inter contro il Fluminense sembra già alle spalle in casa nerazzurra, ma solo perché ha lasciato una lunga serie di problemi che evidenziano dei problemi ben precisi nello spogliatoio. Lautaro Martinez si è presentato a caldo ai microfoni delle emittenti presenti negli Stati Uniti chiedendo ai calciatori che non vogliono restare all’Inter di andare via al più presto.

Beppe Marotta ha subito fatto il nome di Hakan Calhanoglu, chiarendo che le dichiarazioni del Toro erano indirizzate proprio al turco. Poche ore dopo il centrocampista si è fatto sentire con un post molto lungo in cui ha ribadito il suo massimo impegno per l’Inter e ha chiesto rispetto. Sono arrivati i like di Thuram e Arnautovic, per cui in molti hanno ipotizzato due fazioni ben distinte nello spogliatoio.
Questi sono i fatti, ma poi ci sono anche i non detti. Chiaramente ci sono dei malumori, ma non sono di certo arrivati negli ultimi giorni. Probabilmente si trascinano da tempo e sono esplosi a stagione ormai conclusa. Le sconfitte hanno fatto malissimo, l’addio di Simone Inzaghi anche: il gruppo forte sembra scottato e, per certi versi, logoro.
Cosa c’è dietro il botta e risposta tra Lautaro e Calhanoglu
È chiaro che il pareggio contro la Lazio, decisivo per la perdita dello scudetto, abbia avuto delle ricadute anche in uno spogliatoio che sembrava unito e coeso. Un’ora chiusi e il successivo silenzio stampa tradiscono qualcosa di più grosso rispetto alla rabbia per i soli torti arbitrali e la voglia di evitare squalifiche.
Un’altra cosa non detta, e forse poco rimarcata dalla stampa, è che negli ultimi mesi sono arrivate davvero tante offerte a diversi calciatori dell’Inter. D’altronde parliamo di una squadra che a primavera era in corsa su tutti i fronti e in finale di Champions League dopo un percorso straordinario.
Dopo una stagione finita così, è quasi fisiologico che alcuni stiano valutando di partire, lo è meno non dare il massimo impegno fisico e mentale – che poi è l’accusa di Lautaro. Non crediamo che ci siano due fazioni ben distinte, e forse il confronto di Chivu con la squadra negli ultimi minuti va proprio in questa direzione, ma tra tre settimane si dovrà resettare e ripartire tutti dalla stessa parte. Soprattutto, la società dovrà essere brava a tirare una riga e decidere chi dovrà andare via e chi resterà.