Iniziano a ballare le panchine di Inter e Juventus, i due allenatori non convincono i bookmakers
Il Mondiale per Club ha chiuso il proprio ciclo da poche settimane e siamo immersi nella sessione estiva di mercato. La nuova stagione non è neppure ancora incominciata. Eppure, nell’attesa del fischio d’inizio della partita d’avvio del campionato di Serie A in programma sabato 23 agosto, è già aria di pronostici.
Si parla soprattutto di quali squadre potrebbero spuntarla al termine del percorso annuale. Fra le pretendenti al titolo c’è indubbiamente il Napoli di Antonio Conte, deciso a riconfermarsi grazie alla spinta di una serie di operazioni di mercato positive messe a segno finora. Come nel caso di Kevin de Bruyne dal Manchester City a parametro zero.
Perde un pizzico di terreno sulla rivale partenopea proprio l’Inter, orfana della gestione di Simone Inzaghi e ora nelle esordienti mani di Cristian Chivu. A poca distanza, poi, ci sono la Juventus di Igor Tudor e il Milan di Massimiliano Allegri.
Quel che tuttavia risalta maggiormente agli occhi dei tanti appassionati è il fatto che Napoli e Milan vantino due allenatori vincenti e di grande esperienza. Due motivi sufficienti per far sì che le rispettive posizioni in panchina siano viste piuttosto salde anche dai bookmakers.
Al contrario, non si sa ancora bene cosa aspettarsi da Chivu e Tudor. Allenatori emergenti e dal passato differente, alla guida di club importanti e con enormi responsabilità sul groppone.
Chivu e Tudor poco saldi per i bookmakers, Inter e Juve potrebbero cambiare presto allenatori
Secondo le ultime stime dei bookmakers, come nel caso di ‘Sisal’, Tudor sarebbe l’allenatore più a rischio fra quanti siedono sulla panchina di una big. Esonero o dimissioni spontanee sono infatti quotate a 5 entro il 25 dicembre 2025.
Per i bianconeri nessun timore perché la sua posizione non è affatto in dubbio, anche in virtù del fatto che la sua riconferma era giunta poco prima della disputa del Mondiale negli USA a mezzo rinnovo di contratto fino al giugno 2027. Certo è che da parte sua si aspettava qualche investimento extra sul mercato, per poter essere davvero competitivo.
Non tanto diversa è la previsione su Chivu, il cui esonero è dato a 6 entro il medesimo frangente temporale del collega croato.
Quel che penalizzerebbe il rumeno è la poca esperienza in Serie A, raccolta per di più sulla panchina di una squadra di piccolo calibro come il Parma nonostante la buona impressione fatta nel corso della passata stagione.
Gli dona maggiore solidità, invece, un organico tutt’altro che stravolto. Anzi solido e puntellato nei reparti di maggior bisogno, con l’affare Ademola Lookman in dirittura d’arrivo per chiudere la campagna col botto.