Il duo Marotta-Ausilio ha scavalcato il tanto discusso algoritmo con un colpo sensazionale, ora è tutta plusvalenza per i nerazzurri
L’Inter degli ultimi anni ha mosso le proprie pedine sul mercato con grande attenzione. Nulla è stato lasciato al caso. Soprattutto perché nelle tasche di Zhang sono iniziati a spuntare parecchi buchi, poi colmati con l’avvento di Oaktree.
Sia l’attuale presidente Giuseppe Marotta che il direttore sportivo Piero Ausilio hanno pertanto prediletto calciatori a parametro zero o tutt’al più a basso costo, per non impattare ulteriormente sulle finanze in rosso.
Nella maggior parte dei casi, le operazioni messe a segno hanno poi fruttato parecchi consensi. Vedi Hakan Calhanoglu ed Henrikh Mkhitaryan, ma anche Francesco Acerbi e Yann Bisseck.
Proprio sul centrale tedesco c’è da fare qualche considerazione in più. Prelevato dall’Aarhus nell’estate 2023 per appena 7 milioni di euro quando era ancora sconosciuto agli occhi dei grandi campionati europei, l’Inter adesso vanta un tesoretto non indifferente.
Parliamo di circa 40 milioni di euro di valutazione, giustificata dalle ottime prestazioni in crescendo collezionate da un calciatore che è stato seguito partita dopo partita, da vicino e con dati alla mano, prima del guizzo finale.
Un colpo a sorpresa in vero stile Moneyball. Ma qui non si parla affatto di Milan o di algoritmi artificiali. Vediamo perché.
Affarone Bisseck ma senza algoritmo, ecco come funziona Moneyball
L’Inter ha chiuso l’affare Bisseck con l’Aarhus basandosi soltanto su report dettagliati dei propri osservatori, completi in ogni parte.
Quasi fossero stati loro gli occhi fisici di Moneyball, un algoritmo che aiuta molti club sparsi in giro per il mondo a piazzare operazioni di mercato con precisione chirurgica. Ma chi ha inventato e come funziona questo meccanismo?
Anni addietro, l’ex manager degli Oakland Athletics in MLB, Billy Beane, decise di creare un sistema numerico che potesse garantire al proprio team prestazioni di alto profilo senza tuttavia far leva sui soliti blasonati nomi dello scenario di baseball professionistico americano.
Moneyball riscosse parecchio successo, tanto che successivamente è stato impiegato anche dai club calcistici. Milan compreso. Ancora oggi, l’algoritmo decifra tutti i dati in proprio possesso per consigliare su quali calciatori di nicchia investire. Così da generare, anche fronte economico, un grosso profitto in caso di futura cessione del cartellino.