In nerazzurro dal 2018, ma è dal 2014 che ricopre il ruolo di Direttore sportivo. Ora la tentazione saudita
Piero Ausilio potrebbe andare in Arabia? Inutile chiederglielo direttamente, non rientriamo nel giro dei suoi giornalisti amici: infatti non ci ha mai risposto.
Rancore per nessuno, ci mancherebbe. Ci atteniamo per ora a cosa è uscito qui in Italia e in Arabia: Longari di ‘Sportitalia’ ha parlato di forte interesse dei sauditi, dove ritroverebbe Simone Inzaghi, a caccia di un Ds esperto che in Europa ha fatto bene.

Dall’Arabia: trattativa avanzata
In Arabia, fonti bisogna dire molto attendibili, hanno parlato addirittura di trattativa avanzata con il Direttore sportivo di un big. Non hanno fatto il nome di Ausilio, ma tutti noi immaginiamo che si tratti di lui.
Ausilio è un Inter Legend, e non scherziamo visto che è in nerazzurro dall’ormai 1998. Da febbraio 2014 riveste il ruolo di Direttore sportivo, ereditato dall’amico Marco Branca. Quasi undici anni come Da dell’Inter, roba da record…
Vediamo se riuscirà o meno a non cadere nella tentazione dei petrodollari, nel frattempo ci siamo portati un po’ avanti facendo quasi un resoconto finale della sua lunga avventura interista. In che modo? Anzitutto chiedendo all’affidabile (ma neanche troppo) ChatGPT quale è stato l’acquisto più folle di Ausilio da quando, per l’appunto, fa il calciomercato della prima squadra.
ChatGPT ci ha messo poco nel fare il nome di Joao Mario, il primo ‘colpo’ dell’Era Suning nell’estate 2016. In attesa di capire come finirà la telenovela Lookman, ancora oggi Joao Mario è il terzo acquisto più caro della storia dell’Inter:
Gli Zhang spesero 45 milioni di euro. Davanti al portoghese solo Bobo Vieri (pagato 46 milioni e qualcosa) e Romelu Lukaku, il più costoso della storia dell’Inter: 74 milioni di euro.
Ausilio Inter Legend: tre cambi di proprità restando Ds
Parzialmente a difesa di Ausilio, va detto che l’operazione Joao Mario al tempo fu spinta e architettata da Kim Joorabchian, allora intermediario di riferimento della famiglia Zhang.
Ausilio stette al suo posto, assecondando gli input della proprietà e dello stesso Joorabchian. Se è rimasto all’Inter tutti questi anni, uscendo indenne da ben tre cambi di proprietà, è proprio perché scaltro come pochi e capace di ‘sopravvivere’ a ogni tempesta.