A sorpresa, il turco parte dalla panchina contro i greci: una questione tecnica, fisica o di mercato? La risposta
Ieri si è tornati a parlare di una possibile uscita di Hakan Calhanoglu: secondo la stampa araba, l’Al-Nassr starebbe preparando un’offerta. Dopo aver già provato a contattare il turco a fine luglio, i sauditi potrebbero rifarsi sotto nei prossimi giorni. E, intanto, per la gara di Bari contro l’Olympiacos, Chivu decide di partire senza l’ex Milan.
Come play, dal 1′, gioca infatti Petar Sucic, che finora il tecnico romeno aveva schierato solo come mezzala. Si tratta forse di un segnale eloquente di mercato? Non è escluso che sia così, ma il dato non per forza va interpretato in ottica di una cessione del turco. Chivu potrebbe aver dato spazio a Susic come mediano anche in risposta al mezzo fallimento della trattativa lampo per Koné della Roma…
Chivu, magari, sta presentando al pubblico nerazzurro quello che potrebbe essere lo spartito della stagione: l’alternanza davanti alla difesa di Calhanoglu e Susic, a seconda delle esigenze tecniche. Già contro il Toro, nella prima di A, Hakan non ci sarà: è squalificato. Dunque il nuovo allenatore nerazzurro deve preoccuparsi di sostituirlo adeguatamente. Conta poi anche il problema di forma: il turco ha subito un affaticamento e non è ancora pienamente recuperato. Inoltre, nella sfida contro il Monaco ha deluso.
Perché Calhanoglu in panchina?
L’Inter, in questa fase, non può certo rischiare infortuni. Quindi sono importanti anche le sensazioni dei giocatori. Come nel caso di Federico Dimarco, sostituito per una contusione al 28′ proprio per non rischiare. Magari anche il turco ha preferito non forzare e quindi non partire dal 1′.
La vera notizia è dunque un’altra: il fatto che Chivu non abbia pensato ad Asllani come sostituto automatico per Calhanoglu. L’ex Empoli è ormai fuori dal progetto? Non proprio…
L’albanese è dichiaratamente in uscita. Ma senza l’offerta giusta non partirà. Più che altro, il nuovo allenatore nerazzurro ha bisogno di provare soluzioni alternative nella gestione del gioco a centrocampo. Chivu vuole più movimento, gioco in progressione: caratteristiche che appartengono appunto più a Sucic che all’albanese.
Bisogna sottolineare che Calhanoglu, il quale ha fatto pace con Lautaro Martinez e si è rimesso a disposizione del gruppo, non ha ancora chiuso del tutto la porta a un trasferimento. Se l’offerta araba sarà davvero allettante, sia per il giocatore che per il club, la trattativa potrebbe tranquillamente riaprirsi.
Ma in caso di una sua partenza, Marotta sarebbe costretto a intervenire sul mercato per sostituire un giocatore importante: un leader tecnico. E non sarebbe affatto facile. Ma di fronte a 25-30 milioni, Oaktree potrebbe ordinare la separazione immediata. Anche la sponda turca non è chiusa.