Il francese non è incedibile, i giallorossi possono ancora aprire alla cessione ad una condizione essenziale. C’è anche il settlement agreement
Nessun passo avanti per Ademola Lookman e nessun passo indietro da parte dell’Inter nel volersi ritirare definitivamente dalla trattativa con l’Atalanta.
In quella che agli occhi di molti sta diventando una delle tante, solite telenovele estive di mercato, la dirigenza nerazzurra sembrava aver voltato temporaneamente pagina e puntato Manu Koné della Roma. Due calciatori differenti per due piani differenti, alternativi l’uno all’altro in vista dell’imminente nuova stagione.
Con l’inserimento del mediano francese in rosa, infatti, Cristian Chivu rinforzerebbe il reparto grazie alla sua prestanza fisica e una spiccata lucidità difensiva, così da svincolare il regista di stanza (che sia Hakan Calhanoglu o Petar Sucic, ndr) da mansioni ulteriori.
In un primo momento la Roma sembrava aver aperto alla cessione del proprio tesserato e l’Inter, fresca di tale apertura, ha tentato l’affondo per 40 milioni di euro con bonus. Un prezzo interessante ma ancora troppo basso per i giallorossi che, di tutta risposta, hanno chiuso immediatamente alla trattativa. Che sia soltanto un bluff? Può darsi.
Koné all’Inter dietro maxi investimento, ecco la chiave per convincere la Roma
Qualcuno parla di blindatura, ma per i più non si tratta di qualcosa di definitivo. Tutt’altro. La Roma starebbe stuzzicando l’Inter nel tentativo di strappare qualche milioncino extra per mettere la cessione di Koné a bilancio, così da tamponare il settlement agreement dell’UEFA che impone un rientro dei costi nel giro di qualche stagione.
Sarebbero quindi proprio queste condizioni economiche favorevoli, magari superiori ai 50 milioni di euro, la chiave che potrebbe sbloccare l’affare.
Intanto l’entourage di Koné si guarda attorno perché l’Inter potrebbe non essere l’unica realtà internazionale ad aver messo gli occhi su di lui, dopo l’ottima stagione trascorsa alle dipendenze di Claudio Ranieri.
‘Il Corriere dello Sport’ parla già di piste estere come quelle di Premier League e Bundesliga, dal cui campionato il francese è fuggito all’inseguimento di nuovi stimoli.
A Gian Piero Gasperini, però, poco importa dell’eventuale destinazione. Quel che conta è che l’affare prenda rapidamente una piega, in una o nell’altra direzione. Perché mancano davvero pochissimi giorni all’inizio della nuova stagione e l’organico deve avere una forma ben definita. Senza fili pendenti.