L’Inter deve chiudere un difensore centrale entro la fine del mercato: i motivi per cui il colpo non è rinviabile all’anno prossimo
L’altalena del calciomercato dell’Inter sta portando a degli ultimi giorni piuttosto scarni per i nerazzurri. Il 5-0 rifilato al Torino ha riempito gli occhi dei tifosi e rimandato alcuni malumori che stavano montando sulla piazza per la sessione estiva, dovuti soprattutto al mancato arrivo di Lookman, e poi a quello di Koné.
La sensazione forte, però, è che serva un colpo in difesa per completare la rosa. Intanto, occhio al futuro di Tomas Palacios: il centrale argentino sembrava ormai destinato al Santos, ma c’è stata una brusca frenata nel pomeriggio di oggi, come vi abbiamo raccontato nella diretta di Interlive e su X.
Palacios vorrebbe restare in Europa, per questo affare con Santos in stand-by. Gli agenti stanno provando a convincerlo. @calciomercatoit @interliveit pic.twitter.com/V7SwlSY3CH
— Raffaele Amato (@RaffaeleAmato14) August 27, 2025
Il calciatore non sembra convinto di tornare in Sud America e vorrebbe garanzie di ampio minutaggio per fare esperienza in Europa. Circolano nuovi rumors su un trasferimento allo Zenit, che avrebbe iniziato le trattative con l’Inter, ma occhio anche a una destinazione in Italia – in questo caso è più probabile la formula del prestito con diritto di riscatto.
Il nuovo difensore per l’Inter: l’identikit e i 5 motivi per cui investire
L’Inter ha attualmente sei difensori a disposizione, più Carlos Augusto che può scalare al posto di Bastoni come braccetto di sinistra. Considerando l’età e lo storico di infortuni di Acerbi e de Vrij, sembra troppo poco per affrontare la nuova stagione, in cui i nerazzurri vogliono essere protagonisti in Italia come in Europa.
Il secondo motivo è che l’Inter ha diverse occasioni su cui ha messo gli occhi e non può farsele scappare per un paio di milioni. Il budget c’è e se Akcicek ha davvero convinto la dirigenza, non puntarci potrebbe essere un errore, esattamente come successo con Leoni.
La terza ragione, di conseguenza, è legata proprio al difensore italiano. Dopo aver inseguito un profilo italiano e forte come l’ex Parma, presentarsi a fine mercato a mani vuote potrebbe essere un autogol mediatico e tecnico difficile da sopperire.
La quarta ragione è legata alla composizione della rosa: nella retroguardia, solo Bisseck abbassa l’età media e non è accettabile per un club come l’Inter, che da anni segue profili come Bremer e Buongiorno, senza poi chiudere.
Infine, ma non per importanza, c’è l’esigenza di un centrale con caratteristiche diverse, veloce e capace di giocare anche lontano dalla porta. Darebbe a Chivu anche soluzioni molto diverse.