In atto la rivoluzione difensiva di Guardiola, il prossimo anno potrebbe arrivare l’affondo per il centralissimo nerazzurro
Vista la mala parata contro l’Udinese nella seconda uscita stagionale e le troppe lamentele ricevute, l’Inter non ci ha pensato su due volte.
Ha approfittato delle ultime ore disponibili prima della chiusura ufficiale dei battenti della sessione estiva per lasciar andare Benjamin Pavard verso l’OM e piazzare il rinforzo Manuel Akanji.
Un difensore centrale completo e dalla grande esperienza internazionale, già seguito in passato dal duo Marotta-Ausilio quando giocava ancora tra le file del Borussia Dortmund.
La formula di prestito oneroso con obbligo di riscatto condizionato raggiunta con il Manchester City è figlia della necessità di rassodare un reparto ancora troppo vecchio, ma quei pesanti vincoli da acquisto secco.
A fine stagione, semmai non dovesse arrivare lo Scudetto, si vedrà cosa fare. Potrebbe restare, così come partire. E molto dipenderà anche dal suo impatto in Serie A.
Certo è che i nerazzurri hanno stretto un nuovo legame anche sul mercato coi rivali dei ‘Citizens’, a loro volta ben favorevoli a far partire un calciatore non ritenuto più cruciale nello scacchiere tattico di Pep Guardiola. Il nuovo asse potrebbe quindi portare grosse novità in futuro su entrambi i fronti.
Bastoni in orbita City, altre due uscite e affondo nel 2026
Nei piani del vincente tecnico spagnolo, di fatto, ci sarebbe l’intenzione di attuare una lenta ma graduale rivoluzione che potrebbe portare altri nomi attualmente presenti in rosa lontano dal capoluogo inglese.
Due sono gli esempi più lampanti: Josko Gvardiol non sta dando più garanzie e John Stones ha ormai superato i trentuno anni d’età. Qualora almeno uno dei due dovesse salutare a fine stagione, il City ricorrerà al mercato con immediatezza. Senza escludere affatto la possibilità di chiedere indietro il favore fatto all’Inter in questa sessione.
Non è un mistero che in Premier League ci siano parecchie squadre appassionate di Alessandro Bastoni e il Manchester City rientra nell’élite delle pretendenti più forti economicamente.
Per convincere i nerazzurri della cessione di uno dei suoi elementi di punta, però, servirebbe ben altro del far leva sull’operazione Akanji. Marotta e Ausilio non scenderebbero al di sotto di 60 milioni di euro di richiesta, senza fare sconti. In ogni caso, tutto rimandato all’estate del 2026.