La possibilità di esonero per Cristian Chivu sta facendo discutere parecchio: c’è stato un lungo confronto con Ausilio ad Appiano
Tre partite giocate, solo una vittoria e due sconfitte. Un avvio di campionato così forse non l’immaginavano neanche i più pessimisti. Eppure, l’Inter si lecca le ferite ed è successo davvero, proseguendo una scia negativa che va avanti da mesi. Dallo scudetto perso per mano della Lazio, dalla finale di Champions League. Poi anche per i malumori al Mondiale.
La gestione di un gruppo così sarebbe stata difficile per chiunque. Figuriamoci per un allenatore giovane come Chivu che si trova costretto a rispondere a ogni partita dei riferimenti alla finale di Monaco o sul passato con Inzaghi.
Ha ragione l’ex difensore a rivendicare un gioco moderno e che in molti chiedevano da tempo. La direzione è giusta, con il pressing alto, un recupero palla veloce e il dominio del campo. Anche contro la Juve.
In definitiva, parlare di esonero di Chivu in questo momento vuol dire non aver visto le partite giocate finora. Eppure in tanti si stanno avventurando in quest’ipotesi: ecco cosa è successo davvero.
Esonero Chivu: cosa pensa Ausilio e tutta l’Inter
I risultati e la giovane età in panchina del romeno potrebbero indurre a pensare che la scelta corretta sia cambiare tecnico. Ma per prender chi, poi? E sarebbe davvero meglio dell’ex Parma e Primavera Inter?
Nella mattinata di oggi, la squadra è tornata ad allenarsi e i dirigenti si sono presentati ad Appiano Gentile per caricare la squadra e far sentire la loro vicinanza dopo il ko di Torino. Difficile da accettare. Tra questi c’era anche Piero Ausilio e tutta la parte tecnica.
In particolare, il direttore sportivo e parte dello staff tecnico hanno avuto un lungo colloquio con Chivu. No, non si è parlato di esonero, ma probabilmente di come sono andate le cose ieri. E anche delle prospettive per un futuro insieme. L’Inter, infatti, è convinta della sua scelta e crede che alla lunga Chivu riuscirà a risolvere i problemi.
Secondo le informazioni in nostro possesso, l’ex difensore non è in discussione e lo sarà solo in caso di tracollo improvviso nei risultati in Italia e in Europa. Al momento, dopo solo tre partite, non è nello stile di Marotta e dell’Inter operare in maniera istintuale e ribaltare la panchina. Fiducia a Chivu, ancora per un bel po’.