Il polacco ha giocato titolare martedì sera in Champions contro lo Slavia Praga
È stata insufficiente la prima da titolare in stagione di Piotr Zielinski. Il polacco è stato schierato dall’inizio nel match di Champions contro lo Slavia Praga andato in scena martedì sera al ‘Meazza’.
Chivu ha scelto l’ex Napoli per far rifiatare Barella, ma solo perché Frattesi aveva problemi di stomaco. Almeno è questa la versione ufficiale data dal tecnico in conferenza stampa.
“Spento e molle – il giudizio di Interlive.it sulla sua prestazione – Vaga in mezzo al campo senza sapere cosa fare e gioca con un atteggiamento troppo soft, in tutti i sensi”. Fino alla gara coi cechi, il classe ’94 aveva collezionato soltanto poco più di 45′ tra campionato e coppa: il 13 settembre scorso, a Torino contro la Juventus, è subentrato nell’ultima mezz’ora disputando una buona gara.
Zielinski è stimato da Chivu, ma l’Inter era ben disposta a privarsene nell’ultimo calciomercato estivo dopo una stagione, la prima ad Appiano, del tutto deludente anche a causa di guai fisici. Se la campagna acquisti fosse andata come voleva l’allenatore romeno, con l’arrivo di Lookman e di un nuovo difensore centrale, e se lui fosse rimasto comunque a Milano, probabilmente il 31enne sarebbe stato escluso dalla lista UEFA.
Zielinski in parabola discendente: “Non è più quello di una volta”

Noi lo diciamo da tempo, Zielinski è ormai – e purtroppo per l’Intter, che gli garantisce uno stipendio da 4,5 milioni netti. Il contratto scade nel 2028… – in parabola discendente. Lo ha capito in ritardo anche uno dei suoi più grandi estimatori, Lele Adani:
“Diamo subito un titolo: Zielinski non è più quello di una volta“, le esatte parole dell’ex difensore nerazzurro nella diretta Twitch del suo podcast ‘Viva El Futbol’.
Torna in panchina con la Cremonese
Da quando è all’Inter, ossia dall’estate di un anno fa, il numero 7 ha:
- Disputato 44 partite;
- Segnato 2 gol;
- Realizzato 4 assist.
Domani con la Cremonese si riaccomederà in panchina, dato che Chivu è intenzionato a rilanciare sulle mezz’ali sia Barella che Mkhitaryan. Panchina, l’ennesima, pure per Frattesi a meno di colpi di scena.